Rabuffi (ApP) “Per sostituire l’avv. Vezzulli il Comune in soli due mesi ha speso 17 mila euro”

Secondo il consigliere di Alternativa per Piacenza si tratta di "un effetto collaterale" della "protervia" della Giunta che ha portato all'allontamamento dal suo incarico della coordinatrice dell'avvocatura comunale

Fra le tante conseguenze legate alla vicenda del parcheggio di piazza Cittadella e alla falsa fideiussione c’è stata la rimozione dell’avv. Elena Vezzulli dalla guida dell’avvocatura comunale, spostandola ad un altro incarico dirigenziale creato ad hoc. Una scelta presa dalla giunta Tarasconi, fortemente criticata da tutte le opposizioni e che ora “presenta il conto”. Visto il depotenziamento dell’avvocatura ora il Comune deve aprire i cordoni della borsa per affidare incarichi a legali esterno, ogni qual volta deve agire legalmente a tutela dei propri interessi.
Il consigliere comunale di Alternativa per Piacenza Luigi Rabuffi lo definisce “un effetto collaterale della pratica parcheggio interrato di Piazza Cittadella” e lo spiega in una nota.
“In questi ultimi mesi il tema del Parcheggio interrato di Piazza Cittadella ha tenuto banco per i suoi molteplici aspetti e le sue criticità. Di certo, il parcheggio interrato non è solo devastazione della piazza, taglio degli alberi, caos della viabilità esistente, ammiccamenti e finti smarcamenti (tipo quello di alcuni consiglieri di maggioranza che si accorgono, oggi, che quel parcheggio toglierà l’unica oasi verde della piazza, attraendo traffico e inquinamento), ma porta con sé anche diversi effetti collaterali.
Il più evidente e fastidioso è la protervia (al limite del “bullismo istituzionale”) dei nostri amministratori che, a testa bassa, pervicacemente, anziché ricercare il bene comune pensano evidentemente di poter fare ciò che vogliono. Con sfrontatezza ma soprattutto ignorando quei basilari principi di informazione, partecipazione e attenzione alla spesa pubblica su cui si basa il concetto di buona amministrazione.
Ed è proprio nell’ambito della “protervia” che, a giugno scorso, abbiamo assistito all’attivazione di un procedimento disciplinare e poi alla revoca della procura (con spostamento ad altro incarico) della storica Coordinatrice dell’Avvocatura Comunale, Avv. Elena Vezzulli. Un allontanamento figlio della schiettezza con la quale la dott.ssa Vezzulli ha illustrato pubblicamente (in Commissione consiliare) documenti, fatti e attività relativi alla famosa fidejussione portoghese falsa e altre vicissitudini inerenti alla “scottante” pratica del parcheggio interrato di Piazza Cittadella.
Un comportamento ineccepibile, quello della (ex) Coordinatrice dell’Avvocatura comunale, coerente con il dovere di servire lealmente la “giustizia” e il proprio datore di lavoro. Che non è la Giunta comunale ma la comunità piacentina.
Così, per quel vacuo e ostile desiderio di “far capire chi comanda”, l’Amministrazione si trova oggi senza un Avvocato Coordinatore abile e arruolato. Costretta, la Giunta, a dover incaricare legali esterni ogni qualvolta ve ne sia la necessità. Con un vero e proprio atto di masochismo economico, ai danni dei piacentini. Masochismo tangibile. Non metaforico.
Tant’è che il 22/6 scorso scoprivamo che la Giunta comunale aveva deliberato di affidare l’incarico di difesa dei propri atti, sulla pratica dell’appalto calore, ad un legale esterno del Foro di Bologna per 5.836 euro.
Mentre è di ieri la notizia che, per effetto di un’altra causa legale (intentata da un dipendente comunale contro la delibera di riassetto dell’Ente), è stato affidato, dalla Giunta comunale, l’incarico di difesa dei propri atti ad un legale esterno, del Foro di Pisa, per 11.000 euro.
Morale: in soli 2 mesi l’Amministrazione ha già speso inutilmente, per sostituire la Coordinatrice dell’Avvocatura, così gaudiosamente allontanata, ben 17.000 euro del bilancio comunale (soldi che escono dalle tasche dei piacentini) e c’è da scommettere che tanti altri, per il medesimo motivo, ne spenderà.
E se è vero che il Comune non andrà in fallimento, nonostante quei soldi malamente spesi, è altrettanto vero che per i tanti piacentini che faticano a sbarcare il lunario quei “soldi” gettati sono un vero e proprio insulto al buon senso.
Spero se ne ricordino i nostri amministratori anche perché, al momento giusto, se ne ricorderanno di certo i piacentini.
Quelli, naturalmente, senza i paraocchi…”

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