Quando un campo da basket diventa un’opera d’arte

A Piacenza oltre 50 coloratissime figure si intrecciano su una superficie di 370 metri quadrati formando “La piramide della vita”, nuova opera dello urban artist Koté

Inaugurato a Piacenza un nuovo spettacolare playground d’artista: un’opera complessa e originale nel disegno e nell’esecuzione, voluta dal Comune di Piacenza nell’ambito di un progetto ampio e integrato di contrasto al disagio giovanile. A firmare “La piramide della vita” – questo il nome scelto dall’autore – il pittore e urban artist Antonio Cotecchia, in arte Koté, che, coinvolgendo ragazzi di età compresa tra i 10 e i 18 anni, ha dipinto 52 coloratissime figure su una superficie totale di circa 370 mq.

La descrizione dell’opera. In “La piramide della vita” sono raffigurati corpi di ragazzi e ragazze, figure allungate d’ispirazione futurista e picassiana, tipiche dei murales e dei dipinti dell’artista, intrecci di braccia e gambe che si inerpicano in maniera speculare nelle due metà del campo; dal centro, mani robuste afferrano quelle di un compagno o una compagna, si forma piano piano un’architettura umana che, sfidando la gravità, raggiunge un unico grande obiettivo: schiacciare la palla nel canestro.

Koté, alla sua prima interpretazione di un playground, ha commentato: “Ho pensato molto a come approcciare il campo. Non volevo limitarmi a un intervento puramente decorativo, ma era molto importante per me esprimere un messaggio forte. Ogni ragazzo o ragazza che sale sulla schiena di un altro rappresenta un passo verso l’alto e il superamento dei propri limiti. Per raggiungere un obiettivo comune, nello sport, come nella vita, è necessario conoscersi, comprendersi, fidarsi, andando oltre le apparenze e i pregiudizi, lasciando da parte la rabbia che spesso si prova da giovani, trasformandola in un’impresa umana.”.

Riqualificazione urbana e street art.  L’opera artistica di Koté è parte di un progetto ampio e integrato di contrasto al disagio giovanile denominato #ontheroad, promosso da diversi settori del Comune di Piacenza, tra cui le Politiche Giovanili e lo Sport, i Servizi sociali ed educativi e la Regione Emilia-Romagna. Il playground d’artista completa i lavori di riqualificazione del “campaccio”, un campo polivalente in cemento situato all’interno di un’area verde in via Negri che, negli anni, aveva subito un progressivo declino e un conseguente abbandono. Al fine di realizzare un campo da basket aperto delle dimensioni di 14,75m x 25m sono stati rimossi i parapetti esterni al perimetro della piastra, rifatta la pavimentazione in cemento e impiantati i canestri. Per la verniciatura sono state utilizzate resine acriliche in dispersione acquosa della Mapei. Il campo, così trasformato e riqualificato, sarà messo a disposizione – oltre che di tutta la cittadinanza – dei giovani frequentatori dei giardini, in attività sia libere che coordinate da società sportive, “street academy” e agenzie educative di strada attive sul territorio e coinvolte nel progetto #ontheroad. “E’ una grande gioia essere oggi qui, ai giardini di via Negri – ha sottolineato il sindaco Katia Tarasconi – a festeggiare l’inaugurazione di un’opera d’arte straordinaria realizzata da Antonio Cotecchia, un artista la cui visione e creatività hanno saputo trasformare questo spazio in qualcosa di davvero speciale. Grazie quindi a Koté, ma con lui voglio ringraziare i ragazzi del quartiere che hanno dedicato tempo, energia e passione a questo progetto. Questo lavoro non è solo un’espressione artistica, ma anche un simbolo della vitalità dei nostri giovani e una testimonianza della bellezza che nasce dalla collaborazione e dall’aiuto reciproco. L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto comunale #ontheroad – sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna, a cui va il mio grazie più sentito – la cui finalità è quella di favorire, nello spazio urbano, una migliore qualità del vivere.”

Foto credits: Giulia Gandolfi Fotografi

Biografia dell’artista

Antonio Cotecchia, in arte Koté, è un pittore e urban artist di origini salernitane che attualmente vive tra Milano e Piacenza. Dopo aver conseguito il diploma al Liceo artistico di Salerno, a 18 anni si trasferisce a Milano dove frequenta l’Accademia delle Belle Arti di Brera, laureandosi in pittura con il maestro siciliano Saverio Terruso. La passione per la musica e per il mondo digitale contaminano il suo linguaggio pittorico che presenta chiari riferimenti di matrice cubista, futurista, espressionista e pop. Dal 2018 realizza murales in collaborazione con scuole, amministrazioni pubbliche ed enti privati di promozione culturale. Tra questi: “Futura” ad Aielli, in provincia dell’Aquila, e “Parolana” a Salerno nell’ambito dell’iniziativa EU Street Art della Rappresentanza italiana della Commissione europea (2024), l’opera “Clessidra” per la Fondazione Piacenza e Vigevano nel complesso dell’ex convento di Santa Chiara (2022), tre murales a Porretta Terme commissionati dal Porretta Soul Festival, che celebrano alcune tra le leggende della musica soul internazionale, come Solomon Burke e Wilson Pickett (2021, 2023).

 

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