Peste suina: cabina di regia con il commissario e l’assessore regionale

Abbattuti 163 capi. 344 interventi con 2.226 bioregolatori. Focus sulla recente Ordinanza commissariale e aggiornamento su attività e numeri dei piani di controllo

Anche il Commissario straordinario alla PSA, Vincenzo Caputo, e l’assessore regionale all’agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca, Alessio Mammi, hanno preso parte – collegati in via telematica – al nuovo appuntamento della Cabina di regia per la gestione congiunta dell’emergenza PSA, che si è riunita in Provincia (a porte chiuse) nella mattinata di oggi ed è stata coordinata dalla presidente Monica Patelli.

Numerosi i temi in discussione nel corso dell’assemblea, il cui focus è consistito principalmente in una illustrazione delle principali novità della recente Ordinanza Commissariale n. 2/2024 in materia, in un aggiornamento rispetto alle attività delle ultime settimane e in un approfondito confronto sulle modalità operative relative agli aspetti tecnici e pratici.

Il commissario Caputo ha riconosciuto che metodo di lavoro e azioni messe in campo dal territorio piacentino sono “un buon esempio” rispetto all’emergenza in corso, osservando che quella contro la PSA è “la madre di tutte le battaglie”, che richiede il coinvolgimento di ogni forza disponibile (Esercito e Protezione civile compresi) a fianco dei bioegolatori. Caputo ha invitato alla massima coesione, evidenziando quanto si farà in sede UE per tutelare i suini di allevamento e l’export.

L’assessore regionale Mammi ha tra l’altro spiegato di aver suggerito a Governo e Parlamento due emendamenti per ampliare i poteri del Commissario straordinario alla PSA, ha sottolineato l’importanza di lavorare insieme per rafforzare le attività di depopolamento, ha ricordato i fondi messi a disposizione dalla Regione per ATC e bioregolatori e per proteggere gli allevamenti suinicoli a salvaguardia dell’export, illustrando le strategie della Regione in questo senso anche in sede internazionale.

La Provincia di Piacenza ha ufficializzato i numeri relativi allo stato di attuazione dei Piani di controllo del cinghiale: fino al 25 maggio, sul territorio, sono stati effettuati 344 interventi che hanno coinvolto 2.226 bioregolatori (volontari appositamente formati e autorizzati), con l’abbattimento di 163 capi.

L’aggiornamento fornito dall’ente di Corso Garibaldi – che ha dato risposta diretta, come da metodo concordato, ad una serie di istanze evidenziate alla cabina di regia – ha riguardato anche la nuova classificazione del territorio provinciale (i territori comunali piacentini non soggetti ad alcuna restrizione sono rimasti tre su quarantasei), il confronto costantemente in corso con le province confinanti (anche il parmense è ormai largamente soggetto a restrizioni), le convenzioni con gli ATC (sottoscritte, al netto di una eccezione, da tutti gli ambiti territoriali di caccia) e le caratteristiche dello spazio condiviso in cui è stata raccolta tutta la documentazione utile ai membri della cabina di regia.

Numerose le tematiche, delicate e complesse, dibattute nel corso della riunione: tra queste l’estensione della possibilità di autoconsumo (e dei suoi possibili effetti pratici) di carni di cinghiali sani abbattuti nell’ambito dei Piani di controllo, la possibile partecipazione (tramite invito) alle sedute del GOT (Gruppo Operativo Territoriale) da parte di associazioni di categoria e di produttori, la diffusione a tutti i livelli della consapevolezza dell’importanza degli interventi di depopolamento e la sicurezza delle azioni stesse, tempi e modalità dei rimborsi per i bioregolatori e la richiesta di particolare attenzione rispetto alle eventuali distorsioni del mercato delle carni connesse all’emergenza in corso.

Il prossimo appuntamento della Cabina di regia per la gestione congiunta dell’emergenza PSA è previsto intorno a metà giugno.

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