Niente cedolare secca per i negozi. Secondo Confedilizia “una occasione persa”

Il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, interviene sulla decisione della commissione bilancio del Senato che, contrariamente alle aspettative di molti, non ha introdotto la cedolare secca per i locali commerciali. Questa la sua dichiarazione:

«La notte non ha portato consiglio. Nonostante l’impegno assunto da Parlamento e Governo con le risoluzioni sulla nota di aggiornamento al Def, la Commissione Bilancio del Senato non ha introdotto neanche una versione limitata della cedolare secca sugli affitti dei locali commerciali. Inoltre, la cedolare per le locazioni abitative a canone calmierato è stata confermata per soli due anni: il che, considerato che quei contratti durano cinque anni, vuol dire svuotare di significato la proroga, a danno degli inquilini, posto che la maggior parte dei proprietari riterrà più conveniente, in assenza di certezze, scegliere i contratti a canone libero.

Si tratta di un’occasione persa, l’ultima di questa legislatura, per dare un segnale di fiducia al settore immobiliare, l’unico che – certifica l’Istat – manca alla ripresa economica dell’Italia. Un settore che avrebbe bisogno di uno shock fiscale esattamente opposto a quello iniziato nel 2012, ma che con questa legge di bilancio poteva almeno essere interessato da interventi mirati. Evidentemente c’erano altre priorità… (per il cui lungo, dettagliato elenco rimandiamo al testo approvato nella notte)».

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