Nel futuro di San Damiano c’è un Flying Museum. Un’occasione che Piacenza non può farsi scappare

L’Aeronautica Militare ha predisposto un business plan per trasformare alcuni hangar dell’attuale aeroporto in un’esposizione di velivoli ancora in grado di volare. Occorre però il sostegno del territorio

Quando nel settembre 2016 il 50° Stormo cessò la sua attività e la base di san Damiano divenne un distaccamento di Ghedi il territorio piacentino subì una notevole perdita economica. Intorno a quella base ruotavano non solo piloti, meccanici, avieri ma anche le loro famiglie che dal 1 novembre 1988 (data dell’ultima ricostituzione dello Stormo) risiedevano nella nostra provincia.

Se San Damiano, come aeroporto, continua a giocare un ruolo strategico per l’Aeronautica Militare Italiana, si è perso l’indotto che la presenza di uomini e velivoli portava. Poiché però il tempo è sempre galantuomo si prospetta un nuovo futuro per quegli hangar dove un tempo venivano parcheggiati e manutenuti i Tornado. Come è stato annunciato oggi dal generale di Squadra Aerea Francesco Vestito si sta lavorando ad un business plan per la nascita di un “Flying Museum” che sarà collocato proprio a San Damiano. Nell’aeroporto piacentino verrà creata un’apposita area, che sarà separata dall’aeroporto militare vero e proprio  che ospiterà il museo dei velivoli storici con l’esposizione di aerei ed elicotteri, una parte dedicata ai simulatori di volo dove grandi e piccoli potranno salire sui mockup degli aerei e, indossando anche la tuta da pilota, cimentarsi nel volo. Nel progetto dovrebbero poi esserci un’area motori, una sala convegni, un punto per il ristoro ed uno per lo shopping ed anche un campo giochi per i più piccoli. Un luogo che si rivolgerà alle famiglie dunque, agli appassionati di aeronautica e che vorrebbe anche intrecciare solidi rapporti di collaborazione con le scuole tecniche del territorio. Perché questa struttura dovrà anche occuparsi di portare avanti le attività manutentive e di conservazione dei veivoli. L’intenzione non è infatti quella di avere tonnellate di metallo parcheggiate ma velivoli potenzialmente in grado di accendersi e volare in qualunque momento.  E’ stato così per il FIAT G-91 attentamente restaurato, andando a ricostruire quei pezzi che non erano “certificati” per il volo . Sarà così per i due elicotteri HH-212, che hanno concluso la propria vita operativa dopo oltre 40 anni di missioni in Italia e all’estero e per gli ultimi quattro AMX che, provenienti da Istrana, sono atterrati sulla pista piacentina e che ora risiederanno in questa “casa protetta” per velivoli anziani, come l’ha scherzosamente definita il generale Vestito. Resteranno in fase dormiente ma pronti al volo. «Oggi – ha sottolineato l’alto ufficiale – abbiamo acceso un fiammifero, una scintilla. Stiamo costruendo un business plan».

Rivolgendosi alle tante autorità ed imprenditori presenti il generale Francesco Vestito ha lanciato un esplicito invito al territorio, ha bussato forte alle porte di chi conta dicendo «Fateci capire se è il posto giusto dove costruire questo Flying Museum». Perché questa, come abbiamo titolato, è un’occasione che Piacenza non può farsi sfuggire e che capita una sola volta.

Certo l’investimento sarà ingente e sarà sostenuto in parte dalla stessa aeronautica e probabilmente in parte da partner industriali nazionali. Ma anche le istituzioni e gli imprenditori piacentini sono chiamati a sedersi sul “ponte di comando”. Anche perché ci si aspetta una notevole attrattività da questo museo, che sarà unico nel suo genere, e quindi bisognerà intervenire, ad esempio, per migliorare la viabilità e far sì che l’aeroporto diventi più facilmente e più velocemente raggiungibile.

L’occasione è concreta e a portata di mano. Non facciamocela scippare come  è accaduto tante altre volte in passato.

Intanto è stato annunciato che ad ottobre, nel week-end fra l’11 ed il 13, San Damiano ospiterà una competizione aerostatica con mongolfiere ad aria calda e gas. Si tratta dell’ “Aeronautica Militare Balloon Cup”, una competizione aerostatica unica nel suo genere in Europa e di respiro internazionale. Dell’iniziativa ha parlato il Tenente Colonnello Angelo Carusone, Capo Divisione Brand e Media di Difesa Servizi SpA, la società in house del Ministero della Difesa che si occupa di gestire e valorizzare gli asset del Dicastero, che ha ideato la competizione in collaborazione con l’Aeronautica Militare.

La presentazione del progetto del Flying Museum di San Damiano

L’evento è stato anche l’occasione per illustrare ad istituzioni ed imprese del territorio, addetti ai lavori e rappresentanti dei media le progettualità presenti e future della base comandata dal Tenente Colonnello Salvatore Occini. L’aeroporto militare rimane un importante presidio operativo al servizio della Forza Armata ma che già da tempo ha tra i propri compiti quello del recupero e della valorizzazione del patrimonio storico aeronautico. Grazie infatti alle competenze del proprio personale specialista, e in collaborazione con un team di tecnici di ditte specializzate civili, è stato già portato a termine negli scorsi mesi il complesso restauro di un Fiat G-91, riportato in volo con la speciale livrea delle Frecce Tricolori in occasione della manifestazione aerea del Centenario dell’Aeronautica Militare che si è tenuta a giugno 2023 sull’aeroporto di Pratica di Mare.

Il Generale di Squadra Aerea Francesco Vestito, Comandante della 1^ Regione Aerea, che ha presieduto l’evento, nel salutare le autorità e gli ospiti intervenuti, con i quali ha voluto innanzitutto condividere il sentimento di profonda tristezza e vicinanza alle famiglie delle vittime e dei feriti del tragico incidente che ha colpito in queste ore la regione Emilia Romagna, ha voluto ribadire «la centralità e l’importanza della base di Piacenza per l’Aeronautica Militare. Una base – ha aggiunto il Generale Vestito – pienamente operativa, come dimostra l’arrivo dei caccia AMX oggi, e che rimane strategica nei piani della Forza Armata quale eventuale base di schieramento per attività operative, di addestramento ed esercitazioni, così come per attività di ricerca, sviluppo e testing nel settore aeronautico e dell’automotive grazie all’utilizzo delle strutture aeroportuali e a sinergie già in atto con realtà istituzionali, universitarie ed industriali».

Tra le progettualità che la Forza Armata sta valutando e studiando per proiettarsi verso un utilizzo sempre più duale dell’aeroporto militare piacentino vi è quello di un Flying Museum che in futuro potrà consentire agli appassionati del mondo aeronautico e agli storici del settore di ammirare, anche in volo, questi assetti che hanno caratterizzato la storia centenaria della Forza Armata. Tale ipotesi progettuale, per la quale è stato avviato uno specifico studio di fattibilità, è stata presentata durante l’evento dal Generale di Divisione Aerea Luigi Del Bene, Comandante delle Forze da Combattimento (tra l’altro recentemente promosso, come è stato ricordato a margine della cerimonia).
«La parola chiave di questa ipotesi progettuale è la sostenibilità – ha rimarcato il Generale Del Bene nel suo intervento – e intorno a questo stiamo lavorando per capire come ampliare le potenzialità di un reparto che già nella propria missione ha la valorizzazione del patrimonio storico aeronautico e che in prospettiva, grazie a sinergie con il territorio, alle nostre competenze nei processi manutentivi e di restauro e ricorrendo in maniera estesa a tecnologie avanzate ed immersive, contiamo di sviluppare ulteriormente in maniera integrata con le altre realtà museali della Forza Armata».

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Carlandrea Triscornia
Giornalista professionista si è laureato in giurisprudenza presso l’Università di Bologna. Ha inoltre ottenuto il Diploma in Legal Studies presso la Cardiff Law School - Università del Galles (UK). Ha iniziato la sua carriera come collaboratore del quotidiano di Piacenza Libertà. Dopo un corso di giornalismo radiotelevisivo ha svolto uno stage presso l’emittente Telereggio divenendone prima collaboratore e poi redattore. Successivamente ha accettato l’incarico di direttore generale e direttore editoriale di Telecittà emittente regionale ligure, dove ha lavorato per tre anni. E’stato quindi chiamato dalla genovese Videopiù ad assumere il ruolo di responsabile delle sedi regionali di SkyTG24 affidate in outsourcing alla stessa società. Trascorsi cinque anni è rientrato nella nativa Piacenza avviando una attività imprenditoriale che lo vede tuttora impegnato. Ha fondato PiacenzaOnline, quotidiano di Piacenza di cui è direttore responsabile. Ha collaborato con l’Espresso e con Avvenire oltre che con Telemontecarlo - TMC News come corrispondente dall’Emilia ed ha lavorato come redattore presso Dodici-Teleducato Parma. Appassionato di Internet e di nuove tecnologie parla correntemente inglese. Sposato, ha due figli.

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