Movimento Cristiano Lavoratori: “No all’aumento delle rette nelle RSA

"Quella presa dalla Regione è una decisione inaccettabile. Siamo perplessi per il silenzio su tale problematiche degli enti locali del nostro territorio"

Il Consiglio regionale del Movimento Cristiano Lavoratori dell’Emilia Romagna ha preso atto della decisione della propria Regione, senza confronto con le parti sociali ed i corpi intermedi, di aumentare dai primi giorni del mese di gennaio del 2024 le rette a carico degli anziani e disabili e per tutti coloro che sono ricoverati, persone non autosufficienti, nelle strutture residenziali.

“A nostro parere si tratta di una decisione inaccettabile che, come Movimento al servizio dei lavoratori, non possiamo condividere in quanto con le famiglie già provate dalle difficoltà economiche per una crisi sociale sempre più acuta, un aggravio pari a 1476 euro annui crea sempre più difficoltà alle famiglie stesse. Nello stesso tempo siamo perplessi per il silenzio su tale problematiche degli enti locali del nostro territorio. Ci sorge spontanea la domanda su chi debba preoccuparsi delle condizioni sociali delle famiglie, che in questi anni di crisi economica stanno subendo un aggravio dei costi energetici, della inflazione, della  mancata crescita di stipendi e pensioni da tempo bloccati ? Come “movimento di testimonianza evangelica”, da più di 50 anni fedeli ai lavoratori e alle loro famiglie, auspichiamo che tutti i soggetti pubblici e privati che operano nel settore vengano richiamati anche in presenza di una crescita della domanda della popolazione anziana e disabile ad un atto di responsabilità sociale, nel contempo ad un attento esame dei costi e della qualità del settore della assistenza alle persone e della non autosufficienza. Esprimiamo il nostro pieno sostegno a tutte le forme di manifestazione pubblica contro un atto  unilaterale, affinchè il tema possa essere riportato all’interno di un confronto tra tutti i soggetti interessati, in una prospettiva di maggior qualificazione del sistema socio sanitario del nostro territorio”.

 

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