E’ morto in ospedale il muratore 50enne rimasto ferito ieri a Chiavenna Landi

Non ce l’ha fatta il muratore cinquantenne rimasto gravemente ferito nel pomeriggio di ieri 1° maggio mentre con alcuni colleghi stava lavorando allo smantellamento di un vecchio porcile in un’azienda agricola di Chiavenna Landi (PC). Per cause ancora da chiarire Alessandro Zigliani, originario di Torre Pallavicina in provincia di Bergamo, mentre si trovava su un’impalcatura, è rimasto schiacciato da una trave in cemento armato. Un secondo operaio ha ripotato ferite lievi al capo dopo essere stato colpito da alcuni detriti ed è stato portato all’ospedale d Piacenza.

Zigliani  è subito apparso in condizioni disperate ed avrebbe anche perso conoscenza. I titolari dell’azienda agricola hanno avvisato i soccorsi ed in attesa che arrivassero, con una gru, hanno rimosso la pesante trave.

L’uomo è stato poi recuperato dai Vigili del Fuoco e trasportato in eliambulanza al maggiore di Parma dove è poi spirato in serata.

Landini e De Micheli parlano di sicurezza sul lavoro

Sull’accaduto c’è da registrare la presa di posizione della vice segretaria del Partito Democratico Paola De Micheli.

“Non dobbiamo e non possiamo rassegnarci mai a notizie come queste. Il primo maggio un lavoratore è stato travolto e schiacciato da un blocco di cemento in provincia di Piacenza. Dopo il ricovero in ospedale, è deceduto per le gravissime ferite che ha riportato in quell’incidente sul lavoro.

Ancora una volta e proprio in un giorno di festa, un tragico fatto ci ricorda quanto sia irrisolta nel nostro paese la questione della sicurezza sul lavoro. Abbiamo leggi importanti, che vanno fatte rispettare, ma la sicurezza sul lavoro è anche una cultura da diffondere che non possiamo mai dare per scontata.

Riportare con tutte le nostre forze il lavoro in cima all’agenda politica e sociale significa anche affrontare il tema della sicurezza in maniera forte e strutturale, non come un’emergenza estemporanea ogni volta che un lavoratore muore. Questa tragedia ci ricorda che dobbiamo fare di più, e sempre di più”.

Proprio ieri, dal palco di Bologna, anche il segretario della Cgil Maurizio Landini aveva parlato del tema della sicurezza sul lavoro dicendo “La sicurezza che vogliamo non significa avere armi in casa, ma è la sicurezza di non morire sul lavoro, di avere diritti e non essere precari”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome