Le storie di chi sta superando il virus. Venturi: “Presto caleranno contagi e decessi”

Il pessimismo di certe giornate sta piano piano cedendo il posto a un sano ottimismo nei confronti della battaglia per sconfiggere il Coronavirus. Il primo è lo stesso commissario ad acta per l’emergenza Covid19 Sergio Venturi dichiara che “il trend osservato nei giorni precedenti mostra una moderata riduzione dei casi percentuali, confermati dalla riduzione degli accessi in Pronto soccorso e, attraverso il 118, in ospedale per polmonite interstiziale. Purtroppo, è ancora alto il numero dei decessi, ma ci aspettiamo comunque una significativa riduzione sia dei contagi che dei decessi nei prossimi giorni.

L’attenzione ora si sta focalizzando sulle case protette, che sembrano l’ultimo balurado del virus. “Stiamo ponendo particolare attenzione alla situazione delle case protette, che ormai restano l’unico vero focolaio d’infezione sul territorio, perché- chiude Venturi- osserviamo come le misure di distanziamento sociale comincino a dare i primi risultati. Ma non è questo il momento di mollare: rispettiamo tutti regole e restrizioni”.

Come si apprende, infatti, sabato 28 marzo nella casa protetta “Sereni Orizzonti” di San Nicolò si sono presentate ben 5 ambulanze per verificare le condizioni di alcuni ospiti della struttura, pur non essendoci aggravamenti di particolare significato rispetto a quelli di “routine” da un mese circa a questa parte.

DALMA E YAN TORNERANNO A CASA  

Dalma Favilli ha 96 anni e ha sconfitto il virus, passando tutti gli stadi più gravi, passando in terapia intensiva, coi medici che davano anche poche speranze vista l’età avanzata. E i famigliari non potevano che essere preparati a tutto. Il ricovero al Guglielmo da Saliceto non ha aiutato. Tra pochi giorni Dalma tornerà a casa per riabbracciare figli, nipoti e pronipoti.

Xufei Yan ha 45 anni e lavora come parrucchiere. Primo paziente ricoverato a Castel San Giovanni, ha cominciato a stare male a febbraio: febbre che saliva vertiginosamente, controlli, tampone e infine il ricovero. Comprensibile la sua agitazione. Ma ora è a casa e ha potuto tranquillizzare i due figli.