Il viaggio di istruzione a Zurigo degli studenti dell’Università Cattolica

Nei campus di Piacenza e di Cremona gli studenti della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali sono stati protagonisti di un’esperienza formativa online che, alla fine, li ha portati in Svizzera

Un’esperienza di mobilità virtuale, inserita nel curriculum degli studenti, che fornisce loro la possibilità di allargare l’orizzonte interagendo con i colleghi di altri paesi. E soprattutto di poter sviluppare competenze interculturali e abilità digitali, lavorando insieme su obiettivi e attività di apprendimento che riguardino argomenti specifici. È un’esperienza che ha un nome, COIL, acronimo di Collaborative Online International Learning, e che all’Università Cattolica va ben oltre la dimensione virtuale. Sì, perché dopo un’intensa attività a distanza, 18 studenti della sede di Piacenza-Cremona hanno spento il computer, l’hanno messo in valigia e sono partiti.

«Dopo l’esperienza molto positiva dello scorso anno, ci siamo diretti alla Zurich University of Applied Sciences (ZHAW) di Zurigo» spiega Giorgia Spigno, referente della laurea magistrale in Scienze e tecnologie alimentari a Piacenza, che ha fortemente voluto proporre agli studenti questa esperienza formativa insieme ai colleghi Daniele Rama, direttore dell’Alta Scuola di Management ed Economia agro-alimentare (SMEA) di Cremona e referente della laurea triennale in Scienze e tecnologie alimentari a Piacenza, Roberta Dordoni, referente della laurea triennale in Scienze e tecnologie alimentari a Cremona ed Elena Castellari.

«Se opportunamente strutturati, i COIL vengono riconosciuti come attività internazionali svolte dagli studenti e permettono di sostituire degli insegnamenti del proprio percorso di studio» continua Spigno. «Nel nostro caso abbiamo avviato una proficua collaborazione con l’Università svizzera ZHAW of Applied Sciences e con The Hague University of Applied Sciences (THUAS), in Olanda. Complessivamente sono già stati coinvolti 43 studenti dei corsi di laurea triennale di Scienze e tecnologie alimentari di Piacenza e di Cremona e del corso di laurea triennale in lingua inglese Food Production Management, senza contare che queste attività possono anche favorire lo sviluppo professionale e internazionale della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali e del suo personale».

Combinando le competenze in scienze agrarie e alimentari dell’Università Cattolica e dell’università svizzera e quelle in business administration di quella olandese, è stato sviluppato un programma COIL sul tema “Agricultural Markets and Procurement in the context of Sustainability”. Quest’anno nel campus di Piacenza hanno partecipato gli studenti Angela Anton, Anna Balzarelli, Chiara Bassanini, Gaia Cristallo, Lorenzo De Maria, Eleonora Fracchioni, Gaia Gardella, Ivan Rossi, Paola Traversi, Lorenzo Vaira, Raffaele Valsesia, Lorenzo Zanelli e Riccardo Vincini. In quello di Cremona, invece, Massimo Ferazzoli, Marco Lodigiani, Dylan Maffini, Riccardo Augusto Palmarini e Lahbabi Aya.

«È stata proprio una bella esperienza» commenta una di loro, Eleonora Fracchioni. «Conoscere le persone con cui lavoravamo online agli assignment è stato emozionante. I nostri compagni di team ci hanno fatto fare un tour della loro università e ci siamo confrontati sulle differenze, le abitudini e le possibilità studiare nei rispettivi paesi. Purtroppo il soggiorno è stato breve, ma c’è stato il tempo anche per un bel barbecue, che hanno preparato apposta per noi, e per qualche regalo a base di ottimo cioccolato svizzero».

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