Il cordoglio del sindaco Tarasconi per la scomparsa di Pino Fumi

Partigiano, maestro elementare ed poi ristoratore

Fumi primo a destra nella foto

Il sindaco Katia Tarasconi, con un comunicato, ha voluto esprimere il proprio personale cordoglio, e quello dell’intera comunità piacentina per la scomparsa, a 98 anni, di (Giuseppe) Pino Fumi partigiano cattolico da giovanissimo (appena diciottenne), maestro elementare per tanti anni ed infine anche ristoratore con l’apertura nel 1979, insieme alla moglie, de “Le Querce a Rocca di Ferriere” in quella che era stata la scuola del paese.

Fumi viveva ancor in via Giarelli, a pochi passi da San Savino, nei palazzi costruiti negli anni sessanta dalle cooperative di maestri ed insegnanti dove risiedevano anche altri membri della sua grande famiglia (era primo di undici fratelli).

“Con la scomparsa di Pino Fumi – scrive il sindaco – Piacenza piange la perdita di un concittadino che ha onorato, per tutta la vita, gli ideali della libertà e della democrazia, i valori fondanti della Costituzione che ha contribuito in prima persona, con il suo coraggio di giovane partigiano, a costruire, difendendone i principi attraverso l’impegno civile, educativo e la grande umanità di cui è sempre stato testimone. Oggi più che mai ricordo l’onore e l’emozione di ritrovarlo in piazza Cavalli lo scorso 25 aprile e l’abbraccio con l’onorevole Maria Pia Garavaglia, simbolo dell’omaggio e della riconoscenza di un Paese intero a quei ragazzi di allora, che non esitarono a rischiare tutto ciò che avevano di più caro nel nome del bene comune, di cui sono stati custodi generosi ed esemplari per le generazioni a venire”.

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