Ieri sera, a Piacenza, è tornata la festa di San Pietro

Riportata in auge un'antica tradizione della comunità parrocchiale che si era interrotta con la pandemia

Ci sono tradizioni che con il passare del tempo mutano, talvolta si perdono, altre volte ritornano.

La festa della parrocchia di San Pietro a Piacenza era, ancora negli anni ’80 e ’90, un importante evento per gli abitanti del centro storico ed in alcune edizioni arrivò a durare anche tre giorni. Precedeva la festa di Sant’Antonino, facendo da ideale apripista alle celebrazioni del patrono. Nei pressi della chiesa venivano allestiti alcuni banchetti, uno dove si vendevano i mazzi di lavanda, un altro dedicato ai giocattoli, per la gioia dei più piccoli.

Il cortile interno ospitava un palco su cui si esibivano i bambini ed i ragazzi della parrocchia che mettevano in scena divertenti spettacoli preparati durante i mesi invernali. Non mancava ovviamente la parte culinaria con ricchi buffet e tavoli che venivano allestiti sempre nell’area cortilizia, all’epoca asfaltata.

Il progressivo spopolamento del centro ha portato al ridimensionamento di questa tradizione che si era definitivamente interrotta con l’arrivo del Covid.

Alcuni parrocchiani però hanno deciso di ripristinare la tradizione e così, insieme al parroco don Ezio Molinari, ieri sera hanno riportato in auge la festa di San Pietro.

Certo i tempi sono diversi, oggi la parrocchia è divenuta un tutt’uno con San Francesco e Santa Maria in Gariverto, ma la gioia di stare assieme, di fare comunità è rimasta la stessa.

Dopo la messa, cantata, i parrocchiani si sono ritrovati nel cortile per un moderno “apericena” preparato con il contributo di tutti. Dalla panzanella toscana alla torta di patate, dalla pasta e riso freddi ai salumi piacentini, passando per la sangria, non mancavano certo prelibatezze casalinghe da condividere.

Per chiudere in bellezza una vasta scelta di torte e soprattutto un “fastoso” gelato preparato da un vero e proprio “mastro gelatiere” con la passione delle creme.

Oltre una cinquantina i partecipanti fra cui un nutrito gruppo di giovani. L’appuntamento è certamente per il prossimo anno … o forse anche prima perché con tre comunità parrocchiali le occasioni di far festa si sono moltiplicate.

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