Cosa succede con la fine del mercato tutelato?

L’inizio del 2024 ha sancito definitivamente la fine del mercato tutelato per quanto riguarda il servizio del gas, mentre per quanto riguarda il termine ultimo della luce la data è quella del 1 luglio 2024, prorogato di recente (doveva essere ad aprile). Il momento del cambio completo e definitivo è vicino e bisogna farsi trovare pronti per affrontarlo al meglio. Perciò è bene sempre affidarsi alla guida di un esperto per scoprire cosa succede se non si passa al mercato libero dell’energia. Vediamo dunque di approfondire il tema.

Fine del mercato tutelato: cosa succede?

Come già discusso, il mercato a maggior tutela dell’energia metà a cessato di esistere, l’altra metà chiuderà i battenti a partire dal 1 luglio 2024. Ciò vuol dire che le famiglie italiane saranno obbligate a passare ad un operatore che agisce all’interno del mercato libero, dunque svincolato dai prezzi imposti dall’autorità per l’energia (ARERA).

Muoversi immediatamente in queste occasioni è fondamentale al fine di non farsi trovare impreparati. È bene quindi reperire il più rapidamente possibile le offerte luce e gas più convenienti per la proprie esigenze, sfruttando i comparatori di tariffe presenti sul mercato. Così facendo, si uniranno due fattori oggi fondamentali: il risparmio sulle spese delle utenze e la possibilità di scegliere velocemente.

Ma a cosa va incontro l’utente che decide di non eseguire volontariamente questo passaggio, restando dunque con il vecchio fornitore del mercato tutelato? Ce lo spiegano gli esperti di Selectra a chiarire la questione. Nello specifico, l’utente non sarà soggetto né a sanzioni né a problematiche come l’interruzione delle forniture. Questo per via del fatto che il passaggio al mercato libero non prevede il rischio di restare senza fornitori dall’oggi al domani. Per evitare ciò, infatti, gli utenti che non eseguiranno il passaggio verranno automaticamente assegnati ad un fornitore del mercato libero.

Nello specifico, se si parla del mercato tutelato per le utenze gas, coloro che decideranno di non fare il passaggio autonomamente rimarranno con lo stesso fornitore a cui però verrà assegnata un’offerta del mercato libero. Per il gas è sempre bene tenere sotto controllo il psv e il suo valore attuale.

Per quanto riguarda invece gli utenti della tutela luce che non faranno il passaggio entro il 1 aprile 2024, verranno assegnati ad un fornitore del mercato libero tramite un bando nazionale.

In entrambi i casi, le persone non decideranno l’offerta che verrà sottoscritta a loro nome. Per questo motivo è sempre consigliato scegliere autonomamente prima delle scadenze sopra indicate.

Chi sono e cosa succede ai clienti vulnerabili?

I Clienti Vulnerabili per quanto riguarda il cambio fornitori luce e gas sono individui o famiglie che, a causa di specifiche condizioni economiche, sociali o sanitarie, si trovano in una situazione di maggiore fragilità e hanno bisogno di protezione speciale per garantire loro l’accesso ai servizi energetici essenziali.

Per clienti di gas naturale e dell’energia elettrica, considerati vulnerabili e che sono attualmente serviti attraverso il Servizio di Maggior Tutela, il passaggio obbligatorio al mercato libero non inciderà sulla loro situazione.

Infatti, quello che è importante specificare è che i clienti vulnerabili rimarranno nel mercato tutelato.

Come si passa dal mercato tutelato a quello libero?

Nella fattispecie, bisogna semplicemente trovare un nuovo fornitore che operi all’interno del mercato libero, dove i prezzi vengono definiti secondo la logica della concorrenza, e dove non sussistono imposizioni da parte di ARERA. La stessa Selectra propone un comparatore online gratuito che dà la possibilità di mettere a confronto le proposte dei principali fornitori energetici presenti sul mercato. Una volta trovata l’opzione più adatta, l’utente dovrà semplicemente sottoscrivere il nuovo contratto.

Le noie burocratiche non sono a carico degli utenti. Non a caso, sarà il nuovo fornitore a contattare il precedente, comunicandogli il passaggio, il che semplificherà non poco la questione. Naturalmente l’utente dovrà comunque fornire alcune informazioni come il codice POD o PDR, nome e cognome, codice fiscale e altri dati. Infine, il passaggio da un fornitore all’altro non prevede dei costi per gli utenti, dunque è del tutto gratuito.

Il consiglio è quello di contattare esperti di settore al fine di chiarire ogni dubbio e  muoversi in tempo per la luce e, laddove non sia stato ancora fatto, per il gas.

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