Confindustria Piacenza mostra i risultati della propria indagine sulle imprese manifatturiere nei primi 6 mesi del 2019.
Viene escluso il settore edile, e sono stati messi a confronto i dati del primo semestre 2019 rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente. Si presenta un quadro generale nel quale le imprese rallentano la crescita (fatturato +0,67%) ma mantengono i buoni livelli produttivi conseguiti nello scorso anno (i precedenti 5 semestri avevano fatto registrare incrementi del fatturato compresi tra il +5% e il +9%).
In questa occasione non si sono registrate rilevanti differenze tra le prestazioni del fatturato interno (+0,85%) e quelle del fatturato estero (+0,55%).
Il segnale più positivo arriva sicuramente dai dati riferiti all’occupazione che, oltre a presentare un dato molto positivo (+1,70%), ha fatto registrare – in linea anche con i dati nazionali – il settimo semestre consecutivo in crescita.
Da Confindustria fanno sapere che l’ottimismo per il futuro resta in lieve calo, soprattutto con riferimento al fatturato. A supportare questa incertezza si aggiunga l’ultimo report mensile del Centro Studi nazionale di Confindustria, nel quale si legge che “L’economia italiana non decolla, penalizzata da tassi sovrani alti solo nel nostro paese: l’export è poco positivo, gli investimenti in flessione, i consumi non accelerano.
Si addensano nubi sullo scenario internazionale e il commercio resta bloccato: nell’Eurozona preoccupa la fiducia e i mercati non aiutano, anche l’industria UK scivola, gli USA sono in frenata, la Cina tiene”.
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