Nuova puntata della rubrica l’Azienda del mese nata dalla collaborazione editoriale fra PiacenzaOnline e Confcommercio Piacenza. Come sempre il nostro giornale cerca di farvi conoscere più da vicino realtà storiche o di particolare interesse fra quelle iscritte all’associazione di strada Bobbiese.
Sono sufficienti pochi minuti di chiacchiere a ruota libera per capire come i fondatori del Centro Ferramenta di Piacenza siano profondamente diversi fra loro. Estroverso e pronto alla battuta Pierluigi Elia (classe 1946), una vita passata dietro al bancone dell’azienda a servire i clienti. Più riflessivo e riservato Silvano Marcotti (1956) che ha macinato chilometri su chilometri per incontrare i clienti e capire, dal dialogo con loro, quali fossero le necessità e le priorità del mercato. Ma forse è proprio grazie a queste differenze se il loro sodalizio ha funzionato per ben 40 anni. Una formula che si è trasferita anche alla seconda generazione rappresentata dai due figli Massimo Elia (47 anni) e Stefano Marcotti (37 anni) che, da qualche anno, hanno preso le redini dell’azienda, pur potendo continuare a contare sul supporto e sull’esperienza dei genitori, in pensione ma ancora presenti nella quotidianità lavorativa.
Proprio nei giorni scorsi padri e figli, insieme a fornitori e clienti, hanno festeggiato questi primi 40 anni di attività alla Volta del Vescovo, con l’immancabile torta di anniversario ed anche con l’accompagnamento musicale di Daniele Ronda.
L’avventura di Elia e Marcotti ebbe inizio nell’ormai lontano maggio del 1984 quando GF Europa, un importante gruppo di acquisto del settore, basato a Verona e specializzato in serramenti, propose ai due di “sponsorizzare” l’avvio di una sede piacentina, offrendo ai soci una serie di agevolazioni che fecero da volano alla nuova attività. Entrambi erano dipendenti di aziende del settore delle ferramenta ma seppero cogliere l’occasione giusta e decisero di mettersi in proprio, avviando la loro azienda, il Centro Ferramenta appunto, storico socio di Confcommercio Piacenza. «In sostanza – raccontano Elia e Marcotti – puntarono sul capitale umano. Avevano visto in noi potenzialità imprenditoriali e ci supportarono, ad esempio, con condizioni di pagamento molto vantaggiose. Gli inizi non sono stati semplici ed hanno richiesto tanto, tanto, lavoro. Ci ricordiamo ancora quando eravamo nel primo magazzino in via Morenghi, zona Sant’Antonio. Ci è capitato ripetutamente di lavorare d’inverno, oltre mezzanotte. Non c’era riscaldamento ed era così freddo che qualche volta abbiamo messo i doposcì per avere almeno i piedi a temperature decenti.».
La scelta fu quella di dedicarsi ad un settore specifico. «La nostra migliore clientela – raccontano – è storicamente stata quella degli artigiani serramentisti, dei fabbri e dei vetrai. Abbiamo sempre avuto a magazzino qualunque pezzo potesse servire loro per costruire una porta o una finestra, comprese le maniglie alle serrature».
Nel giro di una decina di anni il primo capannone divenne troppo stretto e così, a cavallo fra il 1993 ed il 1994 il Centro Ferramenta si trasferì nell’attuale struttura di circa 1.500 metri quadri, fra magazzino ed uffici. Anche il numero di addetti crebbe progressivamente fino ad arrivare agli attuali 15, compresi i fondatori ed i loro figli.
Allora era il boom dei serramenti in alluminio mentre oggi il mercato si è in parte spostato su quelli in PVC che garantiscono una buona resa estetica a prezzi leggermente più contenuti. Ma non è questo il maggiore mutamento del mercato. Elia e Marcotti raccontano, con un po’ di dispiacere, della progressiva scomparsa di tanti artigiani.
«Nel settore manca un vero ricambio generazionale. Sono pochi i nostri clienti storici che hanno tramandato l’attività ai figli o che comunque hanno lasciato le officine a qualcuno dopo di loro. Si stanno perdendo tante professionalità».
Anche per affrontare un mercato diverso rispetto a quello dei primi anni di attività, ai componenti per serramentisti, che l’azienda continua a vendere, si sono aggiunti i prodotti finiti, come porte, porte blindate, porte tagliafuoco, tapparelle, cancelli e cancelletti. Si sta inoltre facendo sempre più strada l’automazione applicabile ormai a qualunque tipo di “serramento” dai lucernari alle stesse porte di accesso. Un’evoluzione, quest’ultima, di cui si è fatta carico la seconda generazione e che è per ragioni anagrafiche e di formazione più vicina a tale mondo.