Carcere di Piacenza. Le prese di posizione di Fratelli d’Italia

Foti chiede che il ministro Bonafede venga alle Novate per rendersi conto della situazione. I consiglieri regionali chiedono accordi con le nazioni di provenienza dei carcerati stranieri perchè scontino la pena nel loro paese d'operigine

Continua ad animare il dibattito politico la vicenda delle aggressioni che si sono verificate nei giorni scorsi ai danni di alcuni agenti ed operatori.

Tommaso Foti, deputato di Fratelli d’Italia, ha rivolto una interrogazione al Ministro della Giustizia in seguito ai gravissimi episodi di violenza compiuti da alcuni detenuti ai danni del personale alla casa circondariale di Piacenza.

“Il numero di Poliziotti Penitenziari in servizio al carcere delle Novate è del tutto insufficiente e i carichi di lavoro cui quest’ ultimi sono sottoposti del tutto eccessivi” denuncia il deputato.  Per Foti non vi sono dubbi: “La grave carenza di personale, si pensi ad esempio agli Ispettori che sono solo il 68% di quanto servirebbe, nonché i numerosi distacchi e le missioni al Gruppo Operativo Mobile, rendono il carico di lavoro dei Poliziotti Penitenziari tanto insostenibile quanto insidioso per la loro incolumità”.

Il parlamentare del movimento politico di Giorgia Meloni ha le idee chiare sul da farsi: “In prima battuta – scrive Foti al Ministro Bonafede – per alleggerire la pressione sugli operatori è auspicabile il blocco in uscita dei distacchi e delle missioni. I numeri sono inequivocabili: la Polizia Penitenziaria di Piacenza registra infatti il più alto numero di distacchi/missioni di personale in uscita, in proporzione ai propri effettivi, di tutta la regione Emilia-Romagna”. “Le criticità alle Novate – prosegue il deputato di Fratelli d’Italia – sono legate anche ad elementi organizzativi e strutturali. Ad oggi sono in servizio solo sette appartenenti al Ruolo Ispettori e, dovendo gli stessi occuparsi sia dei processi a distanza sia dei turni di Sorveglianza e financo provvedere al coordinamento delle Unità Operative, va da sé che il loro numero risulta deficitario”. L’appello di Foti al Governo è netto: “Il Ministro Bonafede si rechi personalmente alle Novate e si renda conto della situazione nella quale sono chiamati ad operare i Poliziotti Penitenziari. Se fino ad ora le aggressioni non si sono trasformate in tragedie, lo si deve unicamente alla professionalità ed allo spirito di abnegazione dimostrato dal personale, ma un sensibile aumento di quest’ultimo alla casa circondariale di Piacenza – conclude Foti – è una questione di necessità ed urgenza”.

I consiglieri di Giorgia Meloni interrogano la Giunta per sapere come giudichi la situazione carceraria in regione con le note carenze di organici nella polizia penitenziaria e il sovraffollamento dei detenuti.

“La casa circondariale di Novate (PC) è stata teatro dell’ennesimo episodio di violenza da parte di detenuti. Due detenuti stranieri hanno dato fuoco alla cella e aggredito alcune guardie penitenziarie e personale medico. Otto agenti di custodia sono stati ricoverati per intossicamento. Non è che l’ultimo episodio di una lunga serie di aggressioni in carcere da parte di stranieri, che costituiscono oramai punte del 70% della popolazione carceraria nelle nostre strutture. Inoltre, considerando che la situazione è oramai intollerabile, se non intenda avanzare ai ministeri di competenza formali richieste per aumentare gli organici di agenti in servizio e affinché si istituiscano nuovi accordi con le nazioni di provenienza dei carcerati stranieri, perchè anche chi commette reati in Italia sia destinato a scontare la pena nel suo paese d’origine.

Inoltre, considerando che la situazione è oramai intollerabile, se non intenda avanzare ai ministeri di competenza formali richieste per aumentare gli organici di agenti in servizio e affinché si istituiscano nuovi accordi con le nazioni di provenienza dei carcerati stranieri, perchè anche chi commette reati in Italia sia destinato a scontare la pena nel suo paese d’origine”.

 

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