ApP sulla Fideiussione: “Altro che super poteri, ci vogliono umiltà e capacità di ascolto”

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Alternativa per Piacenza sulla vicenda della falsa fideiussione.

“Le cronache di questi giorni, suscitano in noi innanzitutto una profonda tristezza, che va oltre l’aspetto politico e tecnico.
Una tristezza che deriva dal constatare, ancora una volta, l’arroganza di chi esercita il potere,  per conto dei cittadini, senza quella trasparenza necessaria e senza prestare attenzione alle segnalazioni di chi riveste, con coscienza, il  suo ruolo.
Nemmeno davanti all’evidenza della fondatezza di tutte le nostre segnalazioni riguardanti la vicenda della gestione dei parcheggi, con tutte le sue anomalie più e più volte segnalate.
Basti ricordare le dimissioni del consigliere Rabuffi dalla presidenza della commissione 5 (Controllo, Garanzia, guarda un pò) in segno di protesta per il poco tempo a disposizione dei consiglieri per leggere la documentazione dell’addendum contrattuale riguardante il parcheggio di Piazza Cittadella, con annessa gestione delle strisce blu.
Da ricordare le parole in quell’occasione (fine luglio) del sindaco e di diversi consiglieri di maggioranza “con l’approvazione di questo documento, abbiamo messo l’amministrazione in una posizione di forza”, che giustifica la fretta nella gestione dei lavori.
Tanto di forza che i lavori non sono ancora cominciati (sarebbero dovuti iniziare a febbraio) causa una bancabilità che non arriva.
E l’amministrazione, dall’alto di questa nuova posizione di forza, ha prodotto una diffida/non diffida, subito cancellata non si sa bene sulla base di cosa, se non una generica promessa, con addirittura interventi di istituti di credito piacentini, nemmeno sfilatisi in quanto mai realmente interessati.
Sempre dall’alto di questa posizione di forza, i canoni per la sosta relativi all’anno 2023, che dovevano essere pagati entro il mese di gennaio, nonostante le tante sollecitazioni (vedi conferenze stampe,interrogazioni, accessi agli atti etc.etc.) sono stati pagati con quattro mesi di ritardo e soltanto dopo la vergognosa “scoperta” della fideiussione falsa, che ha portato gioco forza, al pagamento di 1 milione   37mila euro di canone 2023.

Leggere la corrispondenza tra Revisori dei Conti (figura prevista dalla legge che ha nel controllo della cosa pubblica la sua missione) e amministratori e tra i diversi uffici, riempie il cuore di rabbia.
I toni intimidatori che già  abbiamo ascoltato in consiglio comunale in occasione delle discussioni sugli accordi operativi poi bocciati dal Cuav (di cui fa parte anche il Comune) vengono ora replicati.

Si va avanti ad ogni costo, anche quando tutto consiglia prudenza e quando l’amministrazione, come vantato da molti consiglieri, si trova in una posizione di forza.
Se per posizione di forza si intende lasciar fare al concessionario tutto quello che vuole, anche ciò che reca evidente danno ai cittadini (gestione parcometri, non rispetto delle scadenze) avete ragione.
Se invece doveva significare avere più possibilità per difendere l’interesse pubblico abbiamo diversi dubbi.
In ultimo, nessuno deve cercare i colpevoli, ci sta già pensando chi di dovere.
Quelli che vanno trovati, sono i responsabili, a livello tecnico e a livello politico.
A questo proposito ricordiamo che il consiglio comunale è un organo di controllo e i consiglieri, che hanno la più completa disponibilità di accesso a tutti i documenti che riguardano la gestione amministrativa, sono la prima sentinella dei cittadini.
Grazie quindi ai consiglieri di una forza politica lontanissima da noi che hanno scoperchiato la pentola di una vicenda sulla quale tante volte eravamo intervenuti senza il minimo riscontro.
Forse una gestione del potere meno arrogante, con toni e sostanza di maggior ascolto e confronto, sarebbe utile ai tanti piacentini che assistono desolati a vicende che riguardano il nostro Comune.
Per far questo non servono i superpoteri ma un pò di sana umiltà.
Che in politica, come nella vita, è spesso sinonimo di capacità”.

 

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