Alla vigilia della conferenza stampa sul Klimt, il Comune annuncia il via ai lavori alla Ricci Oddi

In tarda mattinata presso la galleria sarà presentato il programma per il ritorno del Klimt. Intanto sindaco ed assessore alla cultura, con un comunicato, fanno sapere che si sono avviati lavori per 520 mila euro e dicono la galleria deve "uscire dallo stato di letargia in cui si trova"

Galleria Ricci Oddi

A circa tre ore dalla conferenza stampa convocata presso la galleria Ricci Oddi per disvelare il programma di presentazione del ritrovato Ritratto di signora di Gustav Klimt, il comune di Piacenza – attraverso il suo ufficio stampa – ha diffuso un comunicato sulla stessa galleria di via San Siro. Nel testo che pubblichiamo qui di seguito si dà conto dei lavori che finalmente, dopo anni di attesa, inizieranno per installare un nuovo impianto di climatizzazione, un nuovo impianto di illuminazione e per rifare la facciata.

Verrà così posto rimedio ad una situazione ormai inaccettabile e che, tra l’altro, comportava la chiusura estiva della galleria per “troppo caldo”.

Ai dietrologi l’interpretazione del perché il comunicato sia stato diffuso proprio alla vigilia della conferenza stampa e non, ad esempio, una settimana fa posto che non rende noto nulla che già non si sapesse.

Del resto pare rientrare a pieno titolo nello scontro istituzionale che vede schierati da una parte il sindaco Patrizia Barbieri e l’assessore alla cultura Jonathan Papamarenghi e dall’altra i vertici della Ricci Oddi ed in particolare il presidente architetto Massimo Ferrari. Nel comunicato non manca neppure una frecciatina rispetto alla gestione passata della galleria «questa pinacoteca – scrivono sindaco ed assessore – dovrà avere maggiore attrattiva, uscire dallo stato di letargia in cui si trova ed essere fulcro di un percorso culturale che la porti al posto che merita in ambito nazionale».

Resta da capire se la colpa della questa letargia sia del comune stesso (comprese le passate amministrazioni), dei consigli di amministrzione della Ricci Oddi che si sono succeduti nei tempi, dei direttori che l’hanno guidata o di chi altri.

Perché se (come parrebbe) “Carthago delenda est” bisognerebbe anche avere chiari gli errori commessi, per ricostruire una nuova entità che non ricada nei medesimi “peccati”.

Ecco il testo integrale

«Sono iniziati in questi giorni nuovi importanti interventi alla Galleria d’arte moderna Ricci Oddi. Si tratta dei lavori di installazione del nuovo impianto di climatizzazione dedicato alle sale espositive della Galleria, sia per l’estate che per l’inverno, con il controllo costante dei valori termo-igrometrici, nonché del nuovo impianto di illuminazione e del rifacimento della facciata. Opere strutturali il cui costo è di 520mila euro per il condizionamento e l’illuminazione e di 47mila euro per la sistemazione della facciata. Gli unici interventi effettuati sinora risalgono al 1997.

A 23 anni di distanza, l’Amministrazione comunale ha scelto ora di intervenire, come spiegano il sindaco Patrizia Barbieri e l’assessore alla Cultura Jonathan Papamarenghi, per riqualificare un bene che ne aveva forte necessità: “La Ricci Oddi è un fiore all’occhiello della nostra città – commentano – e nello spirito di Giuseppe Ricci Oddi, l’Amministrazione intende valorizzare questa bellissima pinacoteca, a differenza di quanto è avvenuto finora, investendo 560mila euro circa, con l’installazione dell’impianto di condizionamento e di nuove luci e con il rifacimento della facciata, i cui lavori sono iniziati in questi giorni. Vogliamo che la Galleria, come era nell’intento del suo fondatore, possa svolgere un ruolo di primo piano nel circuito culturale nazionale e possa diventare un luogo in cui si produce cultura, in cui le opere possano essere acquisite in prestito per mostre a tema, grazie alla nomina di un direttore competente. Come hanno scritto sul mensile “Il Giornale dell’Arte” Gabriella Belli, Davide Gasparotto, Tomaso Montanari e una figura di rilievo internazionale come Salvatore Settis, tutti esperti e attenti conoscitori della Ricci Oddi, questa pinacoteca dovrà avere maggiore attrattiva, uscire dallo stato di letargia in cui si trova ed essere fulcro di un percorso culturale che la porti al posto che merita in ambito nazionale”.

Tornando all’impianto di climatizzazione, spiega Papamarenghi: “Non avrà alcun impatto estetico sugli ambienti interni e prevede l’eliminazione dei pozzetti grigliati a terra. Inoltre, gli interventi di carattere edilizio prevedono la realizzazione di tre asole sul solaio di copertura delle sale per il passaggio dei canali di ripresa dell’aria e delle tubazioni dell’acqua calda e refrigerata. Non impatterà con l’ambiente circostante e avrà modo di favorire all’interno delle sale una situazione climatica che permetterà di conservare al meglio le prestigiose opere esposte”.

Per quanto concerne l’illuminazione, saranno utilizzate sorgenti luminose che sappiano integrarsi con la luce naturale e non siano invasive, secondo le normative di legge. Le prime fonti di illuminazione furono i lucernari posti al soffitto che illuminavano con la luce naturale; nel 1997 questi vennero integrati da altre fonti luminose ed ora finalmente la nuova illuminazione composta da lampade che rispondono alle normative Cie, sospese in prossimità dei lucernari stessi, utilizzando i sistemi più avanzati».

 

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