Al via la vaccinazione antinfluenzale per proteggere sé stessi e gli altri. Quasi “un obbligo” ai tempi del Covid

Alla nostra provincia destinate 90.100 dosi che andranno innanzitutto alle categorie a rischio. Vaccinazione gratuita per tutti gli over 60 e per i malati cronici. A Piacenza Expo allestiti box per vaccinazioni rapide e sicure

Il vaccino antinfluenzale non permette, sfortunatamente, di evitare il Covid ma aiuta a distinguere i sintomi e rendere più semplice capire, già in una fase iniziale, se si è davanti ad una normale malattia stagionale o al famigerato Coronavirus.

Per questo, come ha ribadito questo pomeriggio il direttore generale dell’Azienda Usl di Piacenza «la vaccinazione è consigliata a tutti non solo a chi è più a rischio. Anche perché – ha ribadito Baldino – i numeri del Covid sono significativamente in aumento».

Dai vertici dell’azienda sanitaria piacentina arriva dunque un appello a fare la vaccinazione antinfluenzale anche se, stando ai numeri di vaccini attualmente disponibili, qualcuno potrebbe restare escluso.

Esiste a livello mondiale un oggettivo problema di approvvigionamento. La Regione Emilia Romagna ha ordinato 1 milione 200mila dosi e, di queste, 90 mila e 100 sono destinate a Piacenza (lo scorso anno le dosi disponibili furono il 20% in meno). In origine dovevano essere 93 mila dosi ma in un secondo momento una quota parte è stata destinata alle farmacie che altrimenti avrebbero avuto una quantità di largamente inferiore alla richiesta.

Le novità della campagna vaccinale 2020

Vi sono alcune sostanziali novità in questa campagna vaccinale che partirà ufficialmente lunedì 12 ottobre.

Innanzitutto l’età minima per poter fare il vaccino antinfluenzale è scesa da 65 a 60 anni e dunque chiunque sia nato dal 1955 in poi potrà vaccinarsi gratuitamente. La regione dunque ha deciso di ampliare la platea di persone “a rischio” per cui la vaccinazione è consigliata anche in assenza di patologie croniche.

I vaccini disponibili saranno di due tipi: il vaccino split quadrivalente con due ceppi (A e B) consigliato per tutti a partire dai 6 mesi di età e fino ai 75 anni ed il vaccino trivalente adiuvato che stimola risposta in chi ha difese immunitarie diminuite e quindi adatto a chi ha oltre 75 anni o oltre 65 anni con patologie.

Le categorie a rischio che potranno vaccinarsi

Al di là dell’età il vaccino sarà inoltre offerto gratuitamente ad una serie di categorie ritenute a rischio o che svolgono servizi essenziali:

Donne in gravidanza

Adulti e bambini con patologie croniche.

Operatori sanitari e socio sanitari.

Addetti a servizi essenziali.

Donatori di sangue.

Personale degli allevamenti e dei macelli.

Per avere maggiori chiarimenti è possibile chiamare il numero verde gratuito 800-033033.

A chi rivolgersi

  1. Gli anziani, i malati cronici ed i loro famigliari si dovranno rivolgere al proprio medico curante o al pediatra. Le donne in gravidanza possono rivolgersi al medico curante o al dipartimento di sanità pubblica.
  2. Gli addetti ai servizi essenziali, i donatori di sangue e le altre categorie possono richiedere la vaccinazione gratuita telefonando al numero 0523-1871412 attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18.

Box per la vaccinazione a Piacenza Expo

L’altra grossa novità è che per queste ultime categorie le vaccinazioni (2.) avverranno, a partire dal 12 ottobre, presso un apposito ambulatorio, dotato di 20 box, allestito all’ente fiera Piacenza Expo (in via Tirotti 11) in modo da sveltire le procedure nel pieno rispetto delle norme anti Covid. Il sistema garantirà di poter effettuare molte vaccinazioni contemporaneamente.

Delle 90.100 dosi destinate a Piacenza, 35 mila dosi quadrivalenti sono già state consegnate dalla Glaxo, l’azienda che ha vinto l’appalto regionale. La seconda parte arriverà a metà mese mentre le 37 mila dosi di vaccino adiuvato sono già state consegnate.

Numerose associazioni di categoria, da Confindustria a Confapi, ha già fatto richiesta all’Ausl di vaccini per i lavoratori, così come il Genio Pontieri ed il carcere. Una richiesta molto più alta rispetto al passato (almeno il 15% in più): l’associazione industriali, ad esempio, lo scorso aveva chiesto mille dosi contro le cinquemila di questo anno.

Nella campagna vaccinale 2019 l’Ausl di Piacenza fece richiesta di 78 mila e 500 dosi e ne vennero poi inoculate 60 mila. Quest’anno causa Covi di numeri sono schizzati alle stelle e per questo la Regione ha chiesto alle aziende produttrici uno sforzo extra e spera di riuscire ad avere entro la fine del periodo vaccinale (dicembre) dosi aggiuntive. A Piacenza la richiesta è di altre 10 mila dosi.

Se le dosi saranno sufficienti per vaccinare le categorie a rischio anche chi non appartiene a tali categorie potrà richiedere la vaccinazione (ma non al momento) e dovrà farsi carico della spesa pari a 22 euro (ogni dose costa 6 euro con iva al 10% a cui vanno aggiunti 16 euro di prestazione). Sarò ovviamente possibile anche acquistare i vaccini in farmacia sebbene già si preannunci una certa scarsità.

Gli operatori sanitari in forza all’ospedale di Piacenza verranno vaccinati direttamente in reparto da una “task force” mentre per il personale esterno che opera presso i nosocomi piacentini dovranno essere le rispettive aziende (cooperative e società) a farne richiesta all’Ausl.

Lo scorso anno si vaccinarono solo in 800, 1.000 due anni fa su un totale di 3.600 dipendenti. Chi opera sul territorio verrà vaccinato nelle Case della salute.

Nelle RSA verranno vaccinati non solo gli anziani 8con il vaccino adiuvato) ma anche il personale che vi opera.

Il vaccino anti- pneumococcico

Intanto è stato distribuito, da settembre, anche il vaccino anti- pneumococcico. Una campagna partita prima per diluire l’accesso agli ambulatori dei medici di famiglia.

Il vaccino è previsto per le persone oltre i 65 anni o con patologie croniche in cui l’infezione da pneumococco può portare ad un’infezione di maggior gravità. A differenza del vaccino antinfluenzale quello anti- pneumococcico non viene somministrato ogni anno ma una solo una volta con un richiamo a distanza di sei mesi, un anno.

La vaccinazione dei bambini con malattie croniche

Il dottor Roberto Sacchetti, in rappresentanza dei pediatri di famiglia, ha ricordato come ad essere vaccinati saranno solo i bambini con malattie croniche anche se, non ha nascosto, che sarebbe opportuno negli anni a venire che tutti i bambini siano vaccinati visto che proprio i più piccoli sono il maggior “serbatoio influenzale” con un’incidenza di 4 volte superiore agli adulti fino ai 4 anni e di due volte fra i 5 ed i 14 anni.

I bimbi con malattie croniche saranno duqnue vaccinati dai pediatri 8su appuntamento) mentre i genitori che volessero vaccinare i figli (senza malattie croniche) dovranno procurarsi il vaccino in farmacia, se saranno fortunati a trovare le dosi necessarie.

Nel 2019 a Piacenza la copertura vaccinale degli ultra 65enni è stata pari al 59%, in salita rispetto al 56,2% dell’anno precedente, con 60.314 persone vaccinate. Ma l’anno scorso ancora non si parlava di Covid …

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