Sciopero Amazon Castel San Giovanni: “Insufficiente l’1% di aumento. Attendiamo risposte su sicurezza e salute sul lavoro”

Centinaia di persone di fronte ai cancelli al presidio organizzato da Cgil, Cisl, Uil dalle 9 alle 12

Sciopero dei “lavoratori, diretti e “somministrati” di Amazon a Castelsangiovanni (Piacenza) per l’intera giornata di oggi per lo sciopero organizzato da Fisascat Cisl, Felsa Cisl, insieme a Filcams Cgil, Nidil Cgil,  Uiltucs Uil e Uiltemp di Piacenza

“Il nostro lavoro vale più dell’1% di aumento proposto dall’azienda”, denunciano i sindacati. “Abbiamo ricevuto dinieghi rispetto all’aumento dei buoni pasto e all’allargamento del welfare aziendale, inoltre – proseguono Cgil Cisl e Uil- l’azienda non ascolta i lavoratori sulle criticità su salute e sicurezza. Registriamo poi continue contestazioni per motivi del tutto futili e pretestuosi”.

I lavoratori “pretendono il giusto rispetto per chi, tutti i giorni, contribuisce alla crescita di Amazon”.

L’iniziativa sindacale di oggi non è conclusa: lo stato di agitazione è ancora in atto. “La sensazione di oggi, riporta Dauride Gobbi (Fisascat Cisl Piacenza), è quella di una buona partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori, perché si crede nel proprio buon diritto di avere aumenti tangibili, sia nei buoni buoni che in termini di maggior salute e sicurezza, sperando anche che l’azienda si mostri più disponibile alla conciliazione dei tempi vita/lavoro. In un periodo come questo che sta segnando le economie personali e familiari delle lavoratrici e dei lavoratori dovuto al caro-prezzi dei beni primari, del carburante, di luce e gas, con il conseguente grande guadagno di pochi a fronte dei seri disagi che gravano sulle persone che nel lavoro trovano la loro unica fonte di sostentamento rende ancora più inaccettabile l’atteggiamento di Amazon che, testuali parole, si pone “l’obiettivo di essere la miglior azienda in cui lavorare”.

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