Trasloco Museo di storia Naturale. Zandonella (Lega) : “Il Comune non ascolta nessuno”

"Si poteva posizionarlo a Palazzo Farnese"

Continuano le polemiche relative allo spostamento del Museo di Storia Natuale, dall’attuale sede di via Scalabrini al Palazzo del Governatore nei pressi di Piazza Cavalli: “L’amministrazione comunale – sottolinea il consigliere della Lega, Luca Zandonella – non sta ascoltando nè la Direttrice del Museo, Prof.ssa Annarita Volpi, nè diversi consiglieri di minoranza, che stanno sottolineando le criticità dello spostamento del Museo con le modalità imposte, dove addirittura sono previsti due traslochi, come spiegato dall’Assessore Fiazza in una recente commissione consiliare. Quindi, innanzitutto, un doppio costo, che poteva essere evitato se ci fosse stata adeguata programmazione. E’ noto inoltre come spostare i reperti museali non sia come mettere dei libri in uno scatolone, e quindi il Museo dovrà restare chiuso per molti mesi, come minimo nove – come detto dallo stesso assessore alla cultura -, ossia da gennaio a settembre 2025, sperando che si faccia in tempo ad aprire il Museo per l’anno scolastico 2025/26. Museo che riaprirà in una sede non adeguata, posta in pieno centro e su più piani – al momento senza ascensore – con stanze inidonee a ricevere più classi contemporaneamente, come invece avviene oggi. Come emerso poi in commissione, essendo presenti nell’attuale sede delle donazioni vincolate, con lo spostamento eseguito con queste modalità alcune non potranno più essere nelle disponibilità del Museo. Purtroppo – continua Zandonella – è evidente come questo sia un depotenziamento di una importantissima realtà culturale e formativa della nostra città, anche perchè ad oggi non si sa quando entrerà poi in funzione la nuova e definitiva sede, ossia il Palmanova. Come minimo ci vorranno tre anni, ma vedendo come procedono altri lavori pubblici nel Comune di Piacenza (parcheggio Piazza Cittadella, Ex Manifattura Tabacchi, nuovo ospedale, ecc) i tempi non sono certi ed il rischio di far diminuire l’attività di questo Museo a tempo indeterminato è ormai certo. Si nota come l’amministrazione Tarasconi non abbia minimamente ascoltato le criticità evidenziate, sia dalla stessa Direttrice Volpi – che ci tengo a ringraziare per l’impegno e la passione che ci sta mettendo da tantissimi anni – sia da diversi consiglieri comunali: una ipotesi alternativa, concreta e fattibile, sarebbe stata quella di posizionare il Museo, per esempio, a Palazzo Farnese: una possibile location assolutamente indicata visti gli scopi culturali e gli spazi a disposizione. Spiace davvero – conclude il consigliere del Carroccio – vedere una importantissima realtà del nostro territorio trattata in questo modo: forse per l’amministrazione Tarasconi esiste una cultura di serie A ed una di serie B?”

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