«Soltanto difendendo e valorizzando la proprietà si costruisce una società più libera e più giusta»

Presentato al PalabancaEventi il volume di Carlo Lottieri La proprietà sotto attacco. Il presidente di Confedilizia Spaziani Testa: «L'Imu allontana gli investimenti sul mattone»

Soltanto attraverso la difesa dei diritti dei singoli proprietari e delle comunità volontarie, la quale muova proprio dalla valorizzazione della proprietà e dalla comprensione del suo vario articolarsi (perché essa può essere individuale, condivisa, familiare, condominiale) e dalla riscoperta di tutte le potenzialità che la proprietà ha in sé, potremo individuare un percorso che ci aiuti a ricostruire una società più vivibile e più giusta. Questa la riflessione con la quale Carlo Lottieri conclude il suo volume La proprietà sotto attacco (Edizioni Liberilibri), letta dal presidente di Confedilizia Piacenza Antonino Coppolino che ha presentato il libro al PalabancaEventi (Sala Panini) in dialogo con lo stesso autore. Alliniziativa – organizzata dallAssociazione culturale Luigi Einaudi in collaborazione con la Banca di Piacenza – ha partecipato (in collegamento da Roma) anche il presidente nazionale di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa, autore della prefazione.
Il prof. Lottieri (filosofo del diritto, docente allUniversità di Verona, direttore scientifico del Festival della cultura della libertà) ha spiegato al numeroso pubblico presente i tanti modi utilizzati per svuotare di significato il concetto stesso di proprietà che – come richiama il titolo del libro – è continuamente sotto attacco. «Basta ricordare – ha rimarcato – la volontà espropriativa di certe misure: tassazione diretta e indiretta, sistema di regole, la dimensione monetaria delle società avanzate con lalterazione dei tassi dinteresse, linflazione, tutti modi per disporre della proprietà altrui». Lautore ha quindi fatto un passaggio storico-politico per chiarire la difficile vita della proprietà: «La tradizione culturale europea non gli è mai stata favorevole, a cominciare da Platone, che lha sempre guardata con sospetto, per non parlare delle tesi socialiste sviluppatesi nell800 e del marxismo che è sì stato sconfitto nel 1989 ma cè un post-marxismo più che mai vivo che fonda la propria idea sul rifiuto della proprietà». Oggi, a parere del docente universitario, ci troviamo di fronte a un diritto «positivizzato e volontaristisco, nel senso che è condizionato dalla volontà di chi ci governa e quindi svuotato».
In ogni tempo – scrive il prof. Lottieri – gli uomini hanno dovuto rispettare norme in grado di permettere la convivenza: non regole qualsiasi, ma che fossero in qualche misura riconducibili a criteri di giustizia e che, di conseguenza, venissero riconosciute legittime e fondate. Dove ci sono due o più persone, cè allora un ordine giuridico, ma questo significa pure che esistono confini e titoli proprietari in grado di definire ciò che non si può fare (ciò che è altrui) e ciò che si può fare (ciò che è proprio). Eppure, la proprietà è costantemente sotto attacco: poiché definisce uno spazio di autonomia per i singoli e per le comunità che ne dispongono, essa è avversata da tutti i cantori del potere, che da secoli utilizzano qualsivoglia pretesto per svuotare quellistituto che, da vari punti di vista, intralcia ogni progetto sovrano e ogni aspirazione totalitaria. E oggi, nonostante si viva in un ordinamento che si autorappresenta come massimamente rispettoso dei diritti, lattacco portato alla proprietà si è fatto tanto insidioso, profondo e onnipervasivo da minare le basi stesse della convivenza in un modo che non ha precedenti: e tutto ciò in un tacito consenso di buona parte del capitalismo woke e green.
Lavv. Spaziani Testa ha sottolineato «il livello intellettuale dellautore, risorsa preziosa di Confedilizia» e lo ha ringraziato «perché ci dà la cornice teorica che ci consente di batterci sui problemi di tutti i giorni che riguardano la proprietà immobiliare» e ricordato come il volume del prof. Lottieri inauguri il rapporto di collaborazione fra lassociazione storica della proprietà edilizia italiana e Liberilibri. Il presidente nazionale di Confedilizia ha poi citato unindagine Istat/Banca dItalia riportata dal Sole 24Ore sul patrimonio degli italiani, dove si evince che dal 2011 al 2022 il peso della parte immobiliare (rispetto a quella finanziaria) nelle scelte dinvestimento si è ridotto del 10%, «prova provata di uno degli effetti dellImu». Secondo lavv. Spaziani Testa su fiscalità e affitti si continuano a fare «errori su errori nel tentativo di fermare il vento, leggi lo sviluppo del turismo nel caso degli affitti brevi».
Il prof. Lottieri – sollecitato dalle domande dellavv. Coppolino – ha dal canto suo affrontato il tema del potere: «Di per sé i rapporti economici e culturali non sono rapporti di potere. Lo diventano in una società statalizzata come la nostra dove si inventano appunto poteri che non esistono per rafforzare quelli dei sovrani. Vogliono regolare tutto, persino il linguaggio».
Nel corso dellincontro è stata più volte ricordata dai relatori lazione del presidente Sforza Fogliani in difesa della proprietà, senza la quale non cè libertà. «Era riuscito ad accendere un faro sulle comunità volontarie – è stato spiegato – dove la proprietà è la base di convivenza in una realtà senza sovranità, dove la proprietà stessa e il contratto sono i punti fondamenti di una società libera. Utopia? Forse. Ma il pensiero che apre al nuovo è sempre un po utopico. E la battaglia di Sforza Fogliani sulle comunità volontarie è una battaglia che apre al futuro».
Agli intervenuti è stata riservata copia della pubblicazione.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome