Sarà proiettato al cinema Jolly “Food For Profit”

Il film presentato in anteprima a Bruxelles presso il Parlamento Europeo sarà proposto a Piacenza dalle associazioni Cinemaniaci, Legambiente e Veg & joy

Arriva anche a  Piacenza   “Food For Profit” l’atteso documentario di Di Giulia Innocenzi e Pablo D’Ambrosio, proiettato in anteprima giovedì 22 febbraio a Bruxelles presso il Parlamento Europeo, che cerca di fare luce sui legami poco trasparenti tra industria degli allevamenti intensivi, il settore agroalimentare e le sue lobby e la politica europea. Lunedi 18 marzo alle 21 il film verrà proiettato al cinema Jolly di San Nicolò, in collaborazione con le associazioni piacentine Cinemaniaci, Legambiente e Veg & joy  .

In questo documentario investigativo con approccio cinematografico, Giulia Innocenzi e Pablo D’Ambrosi guidano lo spettatore in un viaggio illuminante e scioccante in giro per l’Europa, dove si confronteranno con allevatori all’interno di vari allevamenti intensivi in Italia, Polonia, Spagna e Germania,  multinazionali,  politici e lobbisti. Con loro una squadra di investigatori che ha lavorato sotto copertura negli allevamenti dei principali paesi europei, svelando la realtà che si cela dietro le “eccellenze” della produzione massificata ed intensiva di carne e formaggio in giro per l’Europa e le iniquità del sistema. A tutti i livelli, soprattutto istituzionali.

Al centro del documentario ci sono i 400 miliardi di euro in 7 anni che, come Europa, vengono destinati alla politica agricola comune, che dovrebbe aiutare gli agricoltori a sostenere il loro reddito e le produzioni. Quello che succede però con questi soldi, in realtà, è che la grande maggioranza va ai grandi gruppi industriali e agli allevamenti intensivi .

Il docufilm, frutto di un’inchiesta durata cinque anni e la cui distribuzione è totalmente indipendente, indaga due aspetti strettamente intrecciati, da una parte la pessima situazione rilevata negli allevamenti intensivi relativamente al benessere animale, inquinamento delle acque e situazione igenico sanitarie , dall’altra i legami e forti intrecci tra politica europea e influenza delle lobby , vere protagoniste capaci di influenzare pesantemente le politiche comunitarie. Il film fa emergere con forza l’atteggiamento di  spregiudicatezza, presente sia “in campo” , negli allevamenti, sia  nelle stanze dei decisori, a Bruxelles , un vero e proprio sistema che ha  fortissime ripercussioni sull’ambiente e sulla salute pubblica di tutti i cittadini europei.

Il tema centrale, che intreccia  sensibilità etiche, preoccupazioni sanitarie e criticità ambientali è certamente quello della produzione industriale del  cibo e dell’impatto  misurabile e diretto con inquinamento, sfruttamento, salute e diseguaglianze. Il diritto di scegliere cosa mangiare  è fondamentale e per essere consapevoli  i cittadini devono essere informati in modo trasparente dalle Istituzioni . Questo è la mission del documentario, utile a tutti , indipendentemente dalla scelta di essere vegetariano o continuare a mangiare carne. Il messaggio alla fine del film è chiaro: Stop sussidi pubblici agli allevamenti intensivi. I soldi dei cittadini devono essere  investiti a sostegno di un’agricoltura  rispettosa  degli animali, della salute, dell’ambiente e remuneri correttamente chi produce secondo questo principio.

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