In provincia di Piacenza 12 decessi e 136 nuovi casi positivi

4.525 i casi positivi in Emilia-Romagna, 525 in più rispetto a ieri. 1.735 sono i casi lievi in isolamento a domicilio. Salgono a 152 le guarigioni. I pazienti in terapia intensiva sono 247. Venturi: "a Piacenza supporto e solidarietà"

Consueto appuntamento oggi, mercoledì 18 marzo, per gli aggiornamenti sul Coronavirus con il commissario ad acta per l’Emergenza Coronavirus, Sergio Venturi.

«Cerchiamo . ha detto Venturi –  di rispettare le regole di comportamento. L’unica vera arma è stare a casa e stare lontani. Questa malattia gira da nemmeno tre settimane nel nostro paese. Stando a casa acceleriamo il decremento».

«Solidarietà ai cittadini di Piacenza – ha sottolineato venturi – per quello che st accadendo e all’apprensione che hanno. E’ per questo che dico che non è troppo tardi per avere comportamenti di isolamento sociale. Quando si è giovani si pensa che le cose capitino solo agli altri e mai a noi stessi. Invece non è così. Anche cose che possono sembrare banalità sono da prendere seriamente. Spero di poter dare, nei prossimi giorni, agli abitanti di Piacenza e della sua provincia delle notizie migliori. Lo spero da cittadino dell’Emilia Romagna.  E’ da Piacenza che ripartiremo.  Quindi dobbiamo essere tutti vicini a quei luoghi, perché ne verremo fuori a cominciare da quell’area. Come è successo nel basso lodigiano da lì incominceremo a decrementare il numero dei nuovi casi. Non lo vediamo ancora o se lo vediamo non ci soddisfa. Non sarà rapido ma con l’impegno di tutti sarà prima di quello che ci aspettavamo.

Immagino che a Piacenza ci sia oltre che una grande apprensione anche un grande desiderio di tenere duro, di mostrare i muscoli, di essere determinati. Ce la potete fare, ce la dovete fare. Ne prossimi giorni avremo 40 letti gestiti da medici militari. Ci stiamo impegnando per dare a Piacenza tutto quello di cui ha bisogno. Supporto e solidarietà».

I numeri del Coronavirus in Emilia Romagna

In Emilia-Romagna sono complessivamente 4.525 i casi di positività al Coronavirus, 525 in più rispetto all’aggiornamento di ieri. Un dato che non comprende, però, i nuovi casi positivi di Parma, provincia rispetto alla quale sono disponibili solo i numeri aggiornati sui decessi. Così come non è ancora disponibile il dato sui decessi nella provincia di Rimini.

Passano da 14.510 a 15.461 i campioni refertati. Si tratta di dati accertati alle ore 12, sulla base delle richieste istituzionali.

Complessivamente, sono 1.735 le persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi; quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 247 (24 in più rispetto a ieri). E salgono a 152 (ieri erano 134) le guarigioni, 135 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e 17 dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultata negativa in due test consecutivi.

Purtroppo, però, crescono anche i decessi, passati da 396 a 461: 65, quindi, quelli nuovi, di cui 15 donne e 50 uomini. Per la maggior parte delle persone decedute sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse, anche plurime. I nuovi decessi riguardano 12 residenti nella provincia di Piacenza, 34 in quella di Parma, 5 in quella di Reggio Emilia, 4 in quella di Modena, 5 in quella di Bologna – di cui 1 a Medicina -, e 1 a Cesena; 4 persone decedute erano residenti fuori regione.

In dettaglio, questi sul territorio i casi di positività, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 1.340 (136 in più rispetto a ieri), Parma dato mancante, Rimini 613 (35 in più), Modena 575 (115 in più), Reggio Emilia 414 (115 in più), Bologna 395 (di cui 113 a Imola e 282 a Bologna; complessivamente 62 in più, di cui 13 a Imola e 49 a Bologna), Ravenna 153 (29 in più), Forlì-Cesena 171 (di cui 78 a Forlì, 4 in più rispetto a ieri, e 93 a Cesena, 23 in più rispetto a ieri),  Ferrara 64 (6 in più rispetto a ieri).

2.691 posti letto aggiuntivi già allestiti, 211 in più di ieri: 2.295 ordinari e 396 di terapia intensiva

Tra ieri e oggi in tutta l’Emilia-Romagna sono stati allestiti ulteriori 211 posti letto per i pazienti colpiti da Coronavirus, che complessivamente passano da 2.480 a 2.691, tra ordinari (2.295) e di terapia intensiva (396). Un lavoro che procede a ritmo serrato, quello messo in campo dalla rete ospedaliera dell’intero territorio per attuare il piano di rafforzamento regionale.

Nello specifico: 575 posti letto aggiuntivi a Piacenza (di cui 40 per terapia intensiva), 593 a Parma (57 terapia intensiva), 454 a Reggio (42 terapia intensiva), 250 a Modena (70 terapia intensiva), 400 nell’area metropolitana di Bologna e Imola (103 terapia intensiva), 68 a Ferrara (21 terapia intensiva), 351 in Romagna (in particolare: 179 Rimini, di cui 26 per terapia intensiva; 58 Ravenna, di cui 12 per terapia intensiva; 55 Forlì, di cui 8 per terapia intensiva; 53 Cesena, di cui 17 per terapia intensiva, 6 Lugo).

In particolare, si sono aggiunti a Piacenza due ospedali Covid grazie all’accordo con le strutture private accreditate del territorio: la Casa di Cura Sant’Antonino e il San Giacomo per complessivi 120 posti letto. E anche l’Ospedale di Comunità di Bobbio, sempre nel piacentino, è diventato Covid hospital. A queste strutture si affiancano, come Covid hospital, Castel San Giovanni e Fiorenzuola, sempre nel piacentino. A Parma il padiglione Barbieri e il padiglione 26 dell’ospedale Maggiore (hub) operano come Covid hospital. Sono già pronti per diventare ospedale Covid Fidenza e Borgo Taro, nel parmense.

Nel reggiano, a supportare l’hub di Reggio Emilia città (Arcispedale Santa Maria Nuova) come Ospedale Covid, oltre a Guastalla si è aggiunto Scandiano. A Modena opera come hub il Policlinico (Baggiovara dà supporto sia per l’area intensiva che per i pazienti in fase acuta). Pronti per diventare ospedali Covid Carpi (dove è già attiva per pazienti Covid la Terapia Intensiva), Mirandola e Sassuolo.
A Bologna, nell’hub del Sant’Orsola, è entrato in funzione il padiglione Covid, il 25. Già definito ospedale Covid il Bellaria, che funzionerà come tale anche per l’imolese. Per Ferrara, in caso di necessità l’hub del Sant’Anna sarà supportato come Covid dall’ospedale del Delta.

Infine, per la Romagna, agli hub di Rimini, Ravenna, Forlì-Cesena verranno affiancati come Covid hospital gli ospedali di Lugo e di Riccione.

Le attività dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile

Volontariato

Nella giornata di martedì 17 marzo sono stati 182 i volontari attivi in Emilia-Romagna; 1.684 in totale, a partire dal 23 febbraio scorso (un dato che, peraltro, non considera le attivazioni nazionali di soggetti come ANPAS, CRI, ANA e altre associazioni).

Tutti i coordinamenti provinciali sono impegnati. I nuclei più consistenti risultano a Parma (41), in particolare nella sanificazione delle ambulanze, a Piacenza (28), Rimini (25), Reggio Emilia (21), Ferrara (21) e Modena (16).

L’altra attività più rilevante, distribuita sull’intero territorio regionale, è l’assistenza alla popolazione in supporto ai Comuni (consegna della spesa e/o di farmaci alle categorie più fragili). Prosegue anche il servizio dei volontari di CRI e ANPAS a supporto delle ambulanze in Romagna e nel trasporto di campioni nel territorio ferrarese.

Oggi un riscontro provvisorio sulle attività vede impegnato un consistente numero di volontari di protezione civile a Parma e Piacenza (alcuni stanno facendo formazione sulla disinfezione assieme agli operatori del 118 e ai Vigili del Fuoco).

Dispositivi di protezione individuale

Dal Dipartimento nazionale di protezione civile sono pervenute altre mascherine, di tre tipi: 212.000 di “tessuto non tessuto”, 52.000 chirurgiche, 2.200 ffp2.

Dopo la consegna, nei giorni scorsi, di 135.000 mascherine alle Prefetture, che a loro volta le stanno distribuendo ai vari corpi dello Stato e alle Polizie locali, parte dei nuovi dispositivi è stata inviata al magazzino di Reggio Emilia della Sanità regionale, altre restano a disposizione del sistema di protezione civile.

Quarantena

Proseguono i sopralluoghi per identificare strutture utilizzabili come alloggi singoli per persone che non necessitano di assistenza medica.

Punti triage

Confermati i 31 punti-triage (tende e containers): 10 davanti alle carceri (a Modena è stata smontata parte delle installazioni servite fino a ieri) e 21 davanti agli ospedali:

3 in provincia di PC (Piacenza città, Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni);
3 in provincia di PR (Parma città, Vaio di Fidenza e Borgotaro);
3 in provincia di RE (Reggio Emilia città, Montecchio e Guastalla);
5 in provincia di MO (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo e Modena città, davanti alla sede del 118);
3 nella città metropolitana di BO (nel capoluogo davanti agli ospedali Sant’Orsola e Maggiore, e a Imola);
2 in provincia di FE (Argenta e Cento);
1 in provincia di FC (Meldola, davanti all’Istituto Scientifico Romagnolo per lo studio e la cura dei tumori);
1 nella Repubblica di San Marino.
Donazioni: Iban e causale

Per chi volesse effettuare una donazione sul conto corrente intestato all’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna, si ricorda che i versamenti vanno effettuati utilizzando il seguente Iban: IT69G0200802435000104428964

Causale: Insieme si può Emilia-Romagna contro il Coronavirus.

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