Piacenza. Oltre 400 milioni di pil dalle attività culturali e ricreative

I dati del 2023 evidenziano una crescita del 4,9% per il valore e del 2,9% sugli occupati

Il sistema produttivo culturale e creativo piacentino ha sviluppato, nel 2023, attività il cui valore ha raggiunto i 432 milioni di euro, ovvero il 4,2% della ricchezza complessivamente prodotta in provincia di Piacenza.

Il valore è risultato in crescita del 4,9% rispetto al 2022, con un contemporaneo aumento del 2,9% degli occupati, passati dai 6.744 del 2022 ai 6.942 nel 2023.

Sono questi gli elementi principali che emergono dalle analisi dell’Ufficio studi della Camera di Commercio dell’Emilia sui dati resi noti dalla Fondazione Symbola-Unioncamere con il XIV rapporto “Io sono cultura”, che inquadrano l’importante incidenza della filiera creativa e culturale anche a livello locale.

Analizzando nelle sue componenti la somma del valore aggiunto raggiunta nel 2023, si evidenzia che la componente cosiddetta core, composta da industrie creative e culturali, come architettura e design, dalle attività di conservazione e valorizzazione del patrimonio storico e artistico, dalle performing arts e arti visive, oltre che da attività come editoria e stampa, audiovisive, musicali o di comunicazione, sviluppa un valore pari a 216 milioni di euro (+4,5% rispetto al 2022) con 3.873 addetti (+ 2,7% rispetto al 2022).

Alla ricchezza prodotta dai settori che sono il cuore della cultura, si deve aggiungere quella proveniente dalle attività creative driven, ovvero tutte le attività economiche (organizzatori di eventi, in primo luogo) non strettamente riconducibili alla dimensione culturale, ma caratterizzate da strette sinergie: una componente di rilievo che, a livello provinciale, rappresenta circa la metà del valore aggiunto generato dal settore: 217 milioni di euro (+5,3% rispetto al 2022) e 3.069 addetti (+3,3% rispetto all’anno precedente).

Analizzando i settori core del sistema produttivo culturale e creativo piacentino emergono, in termini di valore aggiunto, le attività di architettura e design, capaci di produrre 41 milioni di valore aggiunto (+7,3% rispetto al 2022), con 428 imprese che occupano 780 persone (+4,3%).

A seguire, le  291 imprese del comparto editoria-stampa, che generano 63 milioni di euro di valore aggiunto (- 3,6% rispetto al 2022), con 1.143 occupati (-4,5%).

Un contributo molto rilevante è assicurato dalle attività inerenti la produzione di software e videogames che, con 173 imprese e 765 occupati, generano ricchezza per  52  milioni di euro (+10% rispetto all’anno precedente); il valore aggiunto prodotto dalle 156 imprese di performing arts e arti visive, poi, è di 21 milioni, con un incremento del  7,6% rispetto all’anno precedente. A seguire, i comparti comunicazione (14 milioni di euro) e audiovisivi e musica (11 milioni di euro).

Infine, la ricchezza prodotta dall’attività di conservazione e valorizzazione del patrimonio storico e artistico (8 imprese, +9,0 % del valore aggiunto in un anno), si è attestata, nel 2023, a 14 milioni di euro, impiegando 298  addetti.

 

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