L’artista piacentino Davide Volpi espone alla mostra milanese “Novecento – il secolo lungo”

Il giovane talento fiorenzuolano è tra gli autori della collettiva allestita alla Galleria Giovanni Bonelli e curata da Stefano Castelli che apre il 12 settembre

Didascalia foto: Davide Volpi; a destra, particolare dell'opera "Company Commander" (2024, grafite, matite colorate, pigmento in polvere e acrilico su carta applicata su cartone, legno, vetro temperato sabbiato, bulloni in acciaio, dadi in acciaio, rondelle in plastica, cm 56 53x53.05x6.5).

Il giovane artista piacentino Davide Volpi è tra gli autori in mostra alla prestigiosa collettiva “Novecento – Il secolo lungo”. Allestita a Milano dalla Galleria Giovanni Bonelli, con la curatela di Stefano Castelli, la mostra verrà inaugurata giovedì 12 settembre alle ore 19 in via L.P. Lambertenghi 6 e sarà aperta fino al 19 ottobre.

La collettiva gioca partendo dal titolo del saggio dello storico Eric Hobsbawm che definiva il Novecento “il secolo breve”. Ma al contrario il curatore Stefano Castelli suggerisce l’idea di un periodo ancora aperto nelle ricerche degli artisti e fitto di stimoli da ponderare e rielaborare.

Il Novecento, osserva Castelli, continua ad essere “un riferimento prezioso per molti autori, anche giovanissimi, che guardano all’estetica di quel secolo per trarne nuove sperimentazioni oppure rileggono momenti storici fondamentali come spunto per commentare il presente”.

A confrontarsi sull’eredità del Ventesimo secolo a livello estetico e politico, oltre a Davide Volpi, autori molto diversi tra loro. Da altri giovani come Andrea Mirabelli o il duo bn+BRINANOVARA ad artisti storici, come Claudio Costa, indagatore dell’anima tra arte, alchimia e antropologia. Poi ecco le atmosfere metafisiche di Giorgio Silvestrini, le opere di Andrea Salvino su rivolta e utopie novecentesche, e gli spunti alla Depero di Mattia Barbieri.

In mostra anche opere di Andrea di Marco, Milli Gandini, Jacopo Martinotti, Jacopo Mazzonelli, Gastone Novelli, Mariuccia Secol e Tancredi. Il tutto in un percorso espositivo eterogeneo, che include opere realizzate appositamente per l’esposizione ed è impreziosito da un inedito di Aldo Nove.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il commento
Inserisci il tuo nome