Il 6 luglio partono i saldi estivi

La durata massima dei saldi fino ai primi giorni di settembre. Secondo le stime di Confcommercio quest’anno ogni famiglia spenderà in media 202 euro (92 euro pro capite)

Partono dal 6 luglio i saldi estivi in Emilia-Romagna (e in tutta Italia esclusa la Provincia autonoma di Bolzano che partirà il 19 luglio). La durata massima degli sconti è di 60 giorni, con scadenza nei primi giorni di settembre 2024.

Lo stabilisce una delibera approvata della Giunta regionale. Lo sconto o il ribasso effettuato, dice il provvedimento, deve essere espresso in percentuale sul prezzo normale di vendita che va comunque esposto.

Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 202 euro – pari a 92 euro pro capite – per un valore complessivo di 3,2 miliardi di euro.

STIMA DEI SALDI ESTIVI 2024

Valore Saldi Estivi: 3,2 miliardi di euro
Numero Famiglie che acquistano in Saldo: 15,8 milioni
Acquisto medio a famiglia nei Saldi Estivi: 202 euro
Acquisto medio a persona nei Saldi Estivi: 92 euro

(Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio)

“I saldi sono una buona occasione per sostenere i nostri negozi- commenta l’assessore regionale al Commercio, Andrea Corsini- che rendono vitali e dinamiche le nostre città, e la cui presenza è di grande importanza soprattutto per i centri storici dei piccoli paesi”.

“Quest’anno abbiamo investito, attraverso due bandi, circa 16 milioni di euro per riqualificare le imprese del commercio, di vicinato e ambulante, del pubblico intrattenimento e dei pubblici esercizi di tutta la regione- chiude l’assessore-, attraverso progetti di rigenerazione degli spazi e di ampliamento e utilizzo di nuove tecnologie. L’obiettivo è creare un’economia urbana ancora più forte, dinamica e un settore più moderno e attrattivo, anche dal punto di vista turistico”.

Resta il divieto di effettuare vendite promozionali nei 30 giorni antecedenti l’avvio delle vendite di fine stagione di capi di abbigliamento, accessori, calzature, biancheria intima, pelletteria, tessuti per abbigliamento e arredamento, in base al comma 2, art. 22, della legge regionale n. 25 del 2017.

La merce di fine stagione dovrà essere esposta, in modo inequivocabile e distinto da quella in vendita nelle condizioni ordinarie. Per i saldi di fine stagione non è previsto l’obbligo di comunicazione in Comune.

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