Fideiussioni false: in corso perquisizioni della Guardia di Finanza in tutta Italia

Scoppia a livello nazionale il caso delle polizze contraffatte a garanzia di appalti pubblici per un controvalore di 185 milioni di euro. Indaga la procura di Piacenza guidata da Grazia Pradella. Individuato l'autore dei falsi

Il caso è partito da Piacenza grazie alla tenacia del collega giornalista Giovanni Volpi e dei consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Domeneghetti, Soresi, Zanardi, che con articoli e con un esposto in procura hanno smosso una vera e propria valanga. La procura di Piacenza, guidata dalla dottoressa Grazia Pradella, attraverso un comunicato stampa ha infatti reso noto, pochi minuti fa, che sono in corso da parte della guardia di Finanza sequestri e acquisizioni di documenti presso un ministero, due enti di ricerca, enti Pubblici, società partecipate “al fine di acquisire polizze fideiussorie, ritenute contraffatte, emesse a loro favore, per un totale di circa 185 milioni di euro. Gli odierni provvedimenti si sono resi necessari a seguito dell’individuazione dell’autore dei documenti falsi e del rinvenimento, nella sua disponibilità, di consistente materiale informatico”.

Le attività di indagine, avviate in molte città, tra cui Piacenza, Roma, Palermo, Messina, Genova, Firenze, si sostanziano nell’acquisizione di documentazione, presentata da aziende private a garanzia dell’adempimento delle obbligazioni previste per l’aggiudicazione di appalti pubblici di lavori, servizi e forniture.

“Allo stato degli atti – conclude la Procura – gli Enti Pubblici coinvolti risultano parte offesa”.

La dichiarazione del sindaco di Piacenza Katia Tarasconi

“Con riferimento al caso della polizza fideiussoria presentata dalla società concessionaria Piacenza Parcheggi a garanzia del canone annuo per la gestione degli stalli di sosta, polizza poi risultata falsa, apprendiamo dalla Procura della Repubblica – che ha comunicato l’esito di un’articolata indagine svolta dalla Guardia di Finanza – che il Comune di Piacenza è rimasto coinvolto in un colossale e multimilionario giro di truffe su scala nazionale. L’ente piacentino è dunque uno dei tanti in Italia che purtroppo, allo stato degli atti, si trova ad essere parte offesa in questa disdicevole vicenda, come ha chiarito la stessa procuratrice Grazia Pradella in una nota ufficiale. Una vicenda che, con l’individuazione del presunto autore dei documenti falsi, sta ora assumendo contorni più chiari. E si tratta di contorni inquietanti, visto il coinvolgimento come parti offese di tanti enti pubblici, società partecipate, enti di ricerca e addirittura un Ministero”. 

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