Efficientamento energetico degli edifici: è prevalso il buon senso e saltato l’obbligo di avere tutte le case ad emissioni zero

Il presidente nazionale di Confedilizia, oggi a Piacenza, ha spiegato cosa è successo a Bruxelles e perché gli italiani non dovranno per forza rendere green immobili storici difficili da migliorare

Giorgio Spaziani Testa, presidente nazionale di Confedilizia, oggi a Piacenza, durante una conferenza stampa convocata presso la sede di via Tempio, non ha nascosto la grande soddisfazione per il prevalere della linea “italiana” sulla vicenda dell’efficientamento energetico delle abitazioni. Come è noto le correnti più “oltranziste” del parlamento europeo volevano arrivare alla messa al bando delle case che non fossero “green”. In origine si era addirittura parlato della futura impossibilità di vendere od affittare immobili che non fossero ad emissioni zero. Una follia se si pensa al patrimonio edile italiano composto in larga parte da edifici stoici che mai, nemmeno con interventi radicali, potranno soddisfare simili requisiti energetici.    Proprio Confedilizia ha guidato una storica battaglia contro il provvedimento ed ha trovato il supporto della maggioranza di governo del nostro paese che, a Bruxelles, ha bloccato l’ennesima assurda norma concepita da euroburocrati ed europolitici evidentemente distaccati dalla realtà dei territori.

La scorsa settimana – ha spiegato Spaziani Testa – dalla riunione fra commissione, consiglio e parlamento è uscito un nulla di fatto ed è saltata la direttiva Case green. Se ne riparlerà a dicembre ma comunque una prima vittoria l’Italia l’ha già portata a casa: qualunque decisione venga presa fra un paio di mesi comunque sparirà l’articolo 9, che era il vero oggetto del contendere ossia l’obbligo di intervenire sulle case esistenti per renderle “green”. Non si agirà più con obblighi assurdi bensì attraverso altri strumenti quali contributi ed incentivi per convincere (chi lo può fare) a migliorare le classi energetiche delle proprie abitazioni.

Anche perché – ha ricordato il presidente di Confedilizia – in Italia ci sono altre priorità come quella dell’adeguamento sismico degli edifici. Tra l’altro questa direttiva Green pur non essendo mai entrata in vigore ha già avuto il poco invidiabile record di causare un mare di danni, spaventando le persone e deprimendo il mercato  il mercato immobiliare italiano. Molti davanti alla prospettiva di beni potenzialmente non più commerciabili, nel giro di una decina di anni, hanno rinunciato ad investire nel settore.

La stessa ABI aveva sottolineato le criticità del provvedimento, il forte rischio di svalutazione del patrimonio immobiliare italiano e di conseguenza il possibile impatto negativo sui mutui.

Alla fine fortunatamente il buon senso ha prevalso e si allontana il pericolo di distruggere un comparto così importante per il nostro paese.

Spaziani Testa, insieme al presidente piacentino di Confedilizia Antonio Coppolino e al direttore dell’associazione Maurizio Mazzoni, ha affrontato anche il tema degli affitti brevi, della scarsità di immobili in locazione nella nostra provincia e ha commentato le ipotesi di modifica del canone concordato auspicandosi che venga esteso anche agli immobili commerciali.

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