“Il lavoro comune di scambio di conoscenze sul fronte dell’agricoltura e dell’innovazione rispetto alle sfide globali del cambiamento climatico e della sicurezza alimentare vedono Confagricoltura partner di primo piano nel dialogo con lo Stato di Israele”.
Lo ha dichiarato stamani il presidente della Confederazione, Massimiliano Giansanti, al Forum Economico alla presenza del Primo Ministro dello Stato d’Israele, Benjamin Netanyahu e il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
“La due-giorni a Napoli a maggio dello scorso anno, organizzata da Confagricoltura con l’Ambasciata israeliana, il Comune di Napoli e l’Università Federico II – ha precisato – ha avvalorato questa solida collaborazione, sia a livello istituzionale, sia a livello imprenditoriale ed economico, che comprende anche visite bilaterali, partnership con il celebre centro di ricerca agricola israeliano Volcani Center e accordi con i maggiori player nel campo agri-tech perfettamente in linea con gli obiettivi della transizione ed energetica”.
La ricerca e l’innovazione applicate all’agricoltura costituiscono elementi essenziali per cogliere tali obiettivi. “Il miglioramento genetico può aumentare le rese, ridurre gli effetti del cambiamento climatico e aumentare la resistenza ai parassiti. – ha aggiunto Giansanti a margine dell’incontro – L’agricoltura di precisione può aiutare a contenere i costi delle imprese agricole, riducendo le emissioni di gas climalterante e favorendo un migliore utilizzo delle risorse naturali. La tecnologia, infine, favorisce la produzione di energia da fonti rinnovabili aumentando l’autoapprovvigionamento e riducendo la dipendenza”.
“Un partner di eccezione per favorire tale cambiamento è sicuramente Israele. Questo Paese – ha affermato Giansanti – sin dalla sua nascita, anche per le condizioni naturali in cui si trova, ha deciso di investire tantissimo nelle tecnologie applicate alla produzione agricola. Le nostre imprese credono moltissimo in questo ponte ideale tra Roma e Tel Aviv, perché rafforza la food security globale a anche la capacità produttiva delle stesse aziende”.
E doppia soddisfazione la esprime Confagricoltura Piacenza che da sempre associa aziende moderne e competitive e che al forum ha visto partecipe sia il proprio presidente nazionale, Massimiliano Giansanti, che il presidente del Consorzio Terrepadane, Marco Crotti.
Parole di plauso da parte del presidente di Confagricoltura Piacenza che in merito sottolinea: “una partecipazione che ci riempie di orgoglio perché comprova e sottolinea il valore delle imprese associate a Confagricoltura e anche di quelle del Consorzio Terrepadane, solida realtà territoriale in grado di relazionarsi con interlocutori del settore a livello internazionale grazie al know how, ai servizi e alle attrezzature che offre agli agricoltori Piacentini da cui riceve a sua volta forza economica e non solo. Sia questa l’occasione per ribadire il valore di Terrepadane e l’importanza di mantenere questa struttura solidamente legata al suo territorio, al servizio delle imprese più evolute, perché con l’agricoltura locale è un tutt’uno che si fortifica reciprocamente”.
Durante il forum, che si è svolto sotto la regia del Ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, sono emerse le grandi problematiche che caratterizzeranno gli scenari futuri dell’economia mondiale: dal cambiamento climatico, alla gestione della risorsa idrica, fino alla svolta green e alle tecnologie indispensabili per affrontarla.
Tra i grandi temi, anche quello della gestione dell’agricoltura in condizioni di grave siccità, argomento sul quale Israele rappresenta a livello mondiale una delle realtà più avanzate in campo agricolo.
Terrepadane si inserisce a pieno titolo nel gruppo di aziende – tutte di altissimo livello – coinvolte nel forum alla luce della trentennale collaborazione con alcune realtà israeliane d’eccellenza che operano nella produzione di tecnologie innovative per l’agricoltura.
Grazie a questa collaborazione molte aziende agricole italiane hanno potuto fronteggiare le sfide poste loro dal mercato rimanendo competitive, mantenendo i riflettori accesi sull’utilizzo sostenibile dell’acqua (già molto prima che emergesse la crisi idrica di questi anni).
“L’acqua e la fertirrigazione – ha detto il premier israeliano durante il suo intervento – saranno le sfide del futuro. In Israele si è investito molto nella gestione della risorsa idrica, soprattutto dopo la grave crisi idrica che si verificò nel 2009. Oggi in Israele il 90% dell’acqua è riciclata e vi sono i desalinizzatori più grandi del mondo. La ricerca in agricoltura e nelle tecnologie a supporto dell’agricoltura è sviluppata anche grazie a 500 aziende start up che lavorano su questi temi”.
Al termine dell’incontro il presidente Marco Crotti ha commentato: “ E’ un onore aver rappresentato il Consorzio Agrario Terrepadane al Forum economico Italia-Israele. Le sfide del futuro come clima, siccità, energia e sicurezza saranno vinte solo con l’innovazione: Terrepadane è l’esempio di un’azienda che innova e per questo leader in Europa”.