Chiara Scarabelli nello staff della Volley Academy Piacenza

L'ex giocatrice supporterà la squadra come psicologa: «Attenzione prima alle ragazze che alle atlete»

Soltanto due mesi di distanza dall’addio alla pallavolo giocata e per Chiara Scarabelli si apre una nuova parentesi alla Volley Academy Piacenza, dall’altra parte del campo che ha calcato per anni. Scarabelli, atleta di primissimo livello, ha saputo ricostruirsi una carriera di spicco in provincia arrivando a conquistare con la maglia del MioVolley la Coppa Italia di Serie B2 e confermandosi sempre punto di riferimento per le compagne. Le sue peculiarità l’hanno spinta a concludere un percorso accademico nell’ambito della Psicologia dello Sport.

«Non ho mai nascosto che una volta finita la carriera da pallavolista il mio desiderio sarebbe stato quello di restare in ambito sportivo, ho anche approfondito i miei studi in ambito di psicologia dello sport – racconta Scarabelli – La chiamata di Corrado (Marchetti, NdR) in occasione della mia ultima partita di campionato è stata una piacevole coincidenza: ho avuto poi la possibilità di conoscere il progetto, un progetto molto allettante che non ha eguali in provincia a livello di strutture, organigramma e staff. Altro aspetto che mi è molto piaciuto è l’attenzione estrema prima che alle atlete alle ragazze, una società che cerca di rispondere al meglio alle sfide, alle domande e ai bisogni di chi pratica questa attività sportiva coinvolgendole in iniziative che puntano al benessere della persona».

Chiara Scarabelli entra così nello staff come psicologa dello sport oltre che Responsabile Safeguarding, una figura la cui finalità, come emerge dal testo della normativa di riferimento, “è quella di prevenire e contrastare ogni forma di abuso, violenza e discriminazione nei confronti dei tesserati”. «Entrerò come psicologa dello sport che lavorerà come consulente esterna ma con il desiderio di conoscere più da vicino questa realtà. La mia mission è di promuovere il benessere delle atlete ma parallelamente anche a dirigenti, staff e genitori. Mai come oggi si è capito come i genitori possano essere una risorsa: mi aspetto di portare a casa crescita non solo professionale ma anche personale e sportiva, oltre a questo anche tanto divertimento. Mi ha sbalordito l’attenzione verso una figura come la mia, attenzione che non è scontata. Ringrazio per la fiducia che hanno riposto in me come professionista».

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