Blocco “B” dell’ospedale di Fiorenzuola: 21 nuovi posti auto per disabili e caregiver

Novità nell’area cortilizia del blocco “B” dell’ospedale di Fiorenzuola d’Arda, dove sono stati predisposti nei giorni scorsi ventuno parcheggi adibiti alle automobili: dodici di questi, a strisce bianche, sono a disposizione di caregiver e mezzi aziendali, mentre gli altri nove, a strisce gialle, sono rivolti agli utenti disabili. Sette spazi sono inoltre destinati ai motoveicoli, mentre a breve verrà posizionata, sempre nella stessa area, una rastrelliera per le biciclette.

Come accedere all’area

L’accesso all’area — completamente pavimentata – è ora regolato da un cancello, la cui apertura è regolata da una modalità di identificazione attraverso l’utilizzo del citofono, o una telefonata a un numero ad alta leggibilità, modalità particolarmente utile nel caso di utenti disabili che abbiano difficoltà nell’utilizzo del citofono. Tutti i lavori sono stati finanziati dall’AusI di Piacenza.

Durante il giorno, in caso di completa occupazione dei posti adibiti alle automobili nelle adiacenze dell’ingresso del blocco “A” dell’ospedale cittadino, la sosta nell’area cortilizia del blocco “B” è permessa a tutta l’utenza fragile dell’ospedale di Fiorenzuola d’Arda: in particolare, oltre ai pazienti disabili, l’accesso all’area è garantito a tutti i pazienti in trattamento oncologico o di dialisi, e a tutti i pazienti aventi mobilità ridotta.

Il commento del sindaco

“Ringrazio l’Ausl per aver finanziato questa importante operazione all’interno dell’area cortilizia del blocco “B” del nostro ospedale, risolvendo una situazione di criticità su cui la nostra Amministrazione aveva già posto l’attenzione al fine di limitare il disagio dei pazienti della struttura, in particolare di coloro affetti da disabilità e sottoposti a terapie ambulatoriali o di riabilitazione”, ha commentato il sindaco di Fiorenzuola d’Arda, Romeo Gandolfi. “Ora l’area ê interamente a disposizione dei fruitori dell’ospedale, che possono agevolmente accedere ai reparti senza trovarsi spesso costretti, come accadeva in passato, a parcheggiare l’auto a decine o centinaia di metri di distanza dalla struttura”.

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