Spostamento museo storia naturale. Soresi: “Inutili costi e rischi”

Riceviamo e pubblichiamo un intervento di Sara Soresi, capogruppo di FdI sullo spostamento provvisorio del museo di storia naturale.
“Lo spostamento temporaneo del Museo presso il Palazzo del Governatore è privo di senso e di lungimiranza politica, giustificato solo dall’impellente bisogno del Politecnico di allargare i propri spazi.
Eppure, sebbene il Politecnico rappresenti una realtà importante e fondamentale per la nostra città, è e rimane un ente privato, a differenza del Museo di storia naturale, soggetto pubblico che viene “sacrificato” in favore, appunto, di un privato. E non si piò che parlare di sacrificio, dal momento che il Museo dovrà restare chiuso per almeno 9 mesi, subire un trasloco in Piazza Cavalli (con tutti i rischi che ne derivano per il delicato materiale e le collezioni ivi presenti), per poi subirne uno ulteriore a distanza di pochi anni, così come dichiarato dall’Amministrazione Tarasconi.
Senza contare che la sede di Piazza Cavalli, per chi presta la propria attività all’interno del Museo nonché per i donatori di importantissime collezioni ivi raccolte, è stata ritenuta non consona per la caratteristica degli spazi e della loro dislocazione.
Qualche giorno fa ho presentato accesso agli atti per approfondire la questione ed il riscontro ricevuto mi ha convinta ancor più dell’insensatezza della scelta operata dall’Amministrazione.
Anzitutto, si evidenzia come “per verificare la fattibilità dell’insediamento del Museo nei locali del Palazzo del Governatore sia necessario avvalersi di alcune prestazioni professionali specialistiche esterne e precisamente: valutazione della vulnerabilità sismica, relazione geologica, predisposizione del progetto prevenzione incendi da sottoporre al comando del Vigili del Fuoco”. A quanto ammonti la spesa dei predetti incarichi esterni non è ancora dato sapersi. Quel che è certo, è che rappresenteranno un costo (inutile) per i cittadini, considerando che – a distanza di pochi anni – questi studi dovranno essere ripetuti per l’ulteriore spostamento del Museo.
Così come dovranno essere sopportati i costi del trasloco, o meglio, di due traslochi.
In sede di Commissione consigliare, tra l’altro, avevo domandato se il Politecnico si sarebbe sobbarcato i relativi costi, considerando che l’esigenza di spostamento nasce proprio da questo soggetto. Mi è stato risposto in senso affermativo, tuttavia, nel riscontro all’accesso agli atti, si legge che: “Il Politecnico non ha ancora formalizzato definitivamente le proprie intenzioni”.
Infine, e non per ordine di importanza, questo trasloco rischia di togliere alla nostra città l’importante collezione di pietre e minerali costituita da 1500 pezzi. Questa collezione, infatti, deriva da una donazione che prevede, come condizione, che la stessa sia conservata presso una sala dedicata del Museo e che ogni eventuale modifica sia autorizzata dai donatori.
Donatori che, si apprende, non sono stati in alcun modo interpellati e non hanno rilasciato alcuna autorizzazione, con la conseguenza che gli stessi hanno formalmente comunicato al Comune di considerare l’ipotesi di risolvere la donazione. In questo modo, ovviamente, la collezione sarà esibita in altra città.
Ancora una volta assistiamo a decisioni scriteriate da parte di questa Amministrazione che, come per la scelta dell’area del nuovo Ospedale, sembrano prestare attenzione maggiormente all’interesse del privato piuttosto che a quello pubblico”.

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